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FMSI, le direttive per la ripresa delle attività

Tamponi di controllo per la positività al Coronavirus e test per individuare eventuali immunità. Sono le principali indicazioni del protocollo sanitario, il primo che la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) ha stilato in vista della possibile ripresa delle attività sportive.

Una serie di raccomandazioni, rivolte alle federazioni sportive, atte alla riammissione degli atleti agli allenamenti e ai successivi controlli di routine, durante i quali essi saranno suddivisi in tre gruppi: positivi, immuni e non immuni, stabilendo così la cadenza delle visite necessarie.

La Federazione Medico Sportiva Italiana, in qualità di federazione medica del CONI ed unica società scientifica accreditata dal Ministero della Salute, ha ritenuto opportuno fornire istruzioni ben precise, nell’attesa che lo sport si rimetta in marcia.

Per le discipline professionistiche, ove si ravvisi la possibilità di una ripresa, la FMSI, insieme al proprio Comitato Scientifico di esperti, ha elaborato un protocollo di screening ad hoc, da effettuarsi, prima della ripartenza, in chiave preventiva: test per il monitoraggio costante delle condizioni degli atleti e disposizioni generali per la sicurezza degli ambienti sportivi, nonché direttive specifiche nei casi di sportivi risultati positivi al COVID-19.

E ancora, la gestione delle relazioni all’interno della squadra e con lo staff.

Alla luce delle evidenze scientifiche e tecnologiche internazionali, costantemente monitorate dalla FMSI e dei follow-up relativi agli atleti positivi, il protocollo medico potrà essere aggiornato.

Stando alle misure attuali, gli sportivi saranno divisi tra quelli positivi (accertati e guariti e quelli che, su giudizio del responsabile sanitario, abbiano riscontrato sintomi riferibili) e quelli asintomatici (non testati). Il riferimento è anche a coloro che siano stati a contatto con positivi, come lo staff tecnico, societario o i familiari.