domenica 12 Gennaio, 2025
9.2 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

Fine della scuola: non ci sarà un tutti promossi!

È di poche ore fa la circolare del Ministero dell’Istruzione riguardo gli scrutini finali che si faranno a scuola tra poco: non ci sarà un “tutti promossi”. 

Il Ministero dell’Istruzione ha ben specificato che si terrà conto della situazione attuale e le relative difficoltà che ha comportato, ma gli studenti dovranno essere valutati sulla base dell’effettiva attività didattica svolta, in presenza e a distanza.

L’anno scorso la didattica a distanza è stata improvvisa, quest’anno era già rodata e ha funzionato. Il metro di valutazione sarà quello di prima della pandemia, tenendo ovviamente conto dell’emergenza vissuta anche quest’anno” – ha dichiarato Antonello Giannelli, presidente dell’ANP.

C’è da considerare comunque l’emergenza Covid, e da tenere ben presente che le condizioni di apprendimento sono state molto difficoltose e di questo si deve tenere necessariamente conto; perché se è vero che la DaD va considerata alla stregua delle attività didattiche svolte in presenza, è altrettanto “opportuno” richiamare l’attenzione sulla necessità che la valutazione degli alunni “rifletta la complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto dell’attuale emergenza epidemiologica”

Scuola Primaria 

Per quanto riguarda la scuola primaria, è stato annunciato che si procederà con giudizi, quindi non più con il voto numerico.

Inoltre, la nota ministeriale spiega che gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva, o alla classe della scuola media, “anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”. 

In pratica: gli insegnati potranno NON ammettere gli alunni solo in casi eccezionali, comprovati da specifica motivazione.

Scuola Media 

Per quanto riguarda la scuola media la situazione è diversa: la nota ministeriale precisa che la valutazione finale sarà espressa in decimi però “tenendo conto dell’effettiva attività didattica svolta, in presenza e a distanza, e che nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva“.

Sarà delimitato anche un “tetto” minimo di presenza alle lezioni: “per procedere alla valutazione finale dell’alunno, le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe rispetto al requisito di frequenza anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica”. 

Scuola superiore 

Per quanto riguarda la scuola superiore, è stato deciso che -” sono ammessi alla classe successiva gli studenti che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina”. 

Anche in questo caso verrà varato un tetto minimo di presenza alle lezioni, che potrà essere derogata per “casi eccezionali motivati”.

Nel caso in cui il voto in Educazione civica sia inferiore ai sei decimi, allora il giudizio verrà sospeso.