La biblioteca del Museo Filangieri per la prima volta nella storia, apre al pubblico e sarà possibile ammirare il carteggio tra Gaetano Filangieri senior e Benjamin Franklin.
Ricordiamo che proprio alla figura di Gaetano Filangieri è stato dedicato il Maggio dei monumenti. Filangieri, era un illustre filosofo illuminista, figlio di Napoli, dove nacque il 18 agosto del 1752. Studiò a Napoli e a 19 anni scrisse la sua prima opera intitolata “Pubblica e privata educazione”. Nel 1774 conseguì la laurea in giurisprudenza, ma esercitò come avvocato solo per qualche anno. Si dedicò fortemente e intensamente a quella corrente filosofica, storica, letteraria, che viene definita “Illuminismo”. Grazie alla figura di Gaetano Filangieri è possibile parlare di “illuminismo napoletano”, in quanto prodotto e diffuso nella città partenopea, coacervo di idee, dove però coesisteva un’altissima percentuale di ignoranza; lo storico illuminista operò proprio in quel contesto, rappresentando la voce riformatrice dell’illuminismo napoletano, che avrebbe dovuto garantire non solo libertà e uguaglianza, ma anche codificazione delle leggi, libertà commerciale, riforma della giustizia, una serie di provvedimenti considerati sovversivi per l’epoca. Naturalmente, tutto ciò doveva essere argomentato con riflessioni e pensieri dettati dai Lumi della ragione.
Nell’ambito della XXV edizione del Maggio dei Monumenti 2019 a cura dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli dal titolo “Il diritto alla felicità: Filangieri e il ‘700 dei Lumi” dedicato alla figura di Gaetano Filangieri senior e al suo pensiero filosofico, il Museo Filangieri, venerdì 10 maggio, ha aperto al pubblico l’antica biblioteca, all’interno della quale sarà esposto per la prima volta il prezioso carteggio tra il filosofo giurista napoletano e Benjamin Franklin.
Proprio in questa occasione, sarà aperto al pubblico, anche un nuovo percorso del Museo Filangieri, inedito, contenente importanti quadri che completano l’offerta culturale della pinacoteca già visitabile.
Filangieri, illustre illuminista, ispirò Benjamin Franklin circa l’esigenza del “diritto alla ricerca della felicità” come diritto inalienabile di tutti gli individui, infatti, tale principio fu inserito nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America.
Inoltre, grazie all’opera più celebre di Filangieri, intitolata “La scienza della legislazione”, testo d’avanguardia dal punto di vista non solo filosofico, ma anche giuridico, si avviarono i primi contatti epistolari con Franklin.
L’assetto istituzionale e anche filosofico cui Filangieri aspirava, era mirato al raggiungimento della felicità di tutti gli uomini.
Franklin e Filangieri non si incontrarono mai di persona, ma è possibile, oggi, ammirare la ricca corrispondenza tra le due note personalità.
Grazie al Museo Filangieri, sarà possibile, con un nuovo percorso di visita, ammirare il carteggio. La corrispondenza con Benjamin Franklin, conservata nell’Archivio del Museo Filangieri di Napoli, nacque grazie alla mediazione di Luigi Pio, amico di Filangieri e segretario di Legazione a Parigi per il Regno delle Due Sicilie a partire dal marzo 1781.