Nella giornata della festa della mamma il ministro dell’Interno Matteo Salvini parla in un comizio a Sanremo, dal palco disposto in piazza Borea d’Olmo.
Festa della mamma: Salvini esclude le “genitrici 2”
Di seguito le parole del vicepremier, il quale si esprime a sfavore di tutte quelle relazioni che non seguano i canoni delle coppie tradizionali:
“Per maleducazione non l’ho fatto all’inizio, ma dico auguri a tutte le mamme che sono in questa piazza; a quelle che non ci sono più e a quelle che lo diventeranno, ma non auguri alle genitrici 2”.
La dicitura “genitrici 2” nasce dalla questione inerente ai nomi dei genitori riportati sulla carta di identità.
Il 3 aprile è stata reintrodotta l’espressione “madre” e “padre” in luogo di “genitore 1” e “genitore 2” sul suddetto documento ufficiale.
In precedenza erano indicati solamente i nomi dei genitori, mentre ora ne è specificato il sesso.
Salvini aveva già resa nota la sua volontà di intervenire sulla faccenda, dichiarando:
“Mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre’ e ‘padre’. È una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione”.
A firmare il provvedimento, entrato in vigore il 31 gennaio, sono stati il leader Salvini, il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno e il ministro dell’Economia Giovanni Tria.
“Auguri alle mamme, auguri ai papà, ai nonni e alle nonne perché a Bruxelles stanno prospettandoci come futuro la marmellata mondiale, dove non si capisce niente; dove sì che la mamma è mamma, ma magari è anche un po’ papà e poi il nonno a settant’anni cambia vita. Ma no, lascia che ognuno faccia quello che creda.”
I festeggiamenti divengono motivo di dibattito politico e di messa in evidenza del divario tra M5s e la Lega, in merito al tema delle agevolazioni per le donne che sono madri e per i loro figli, ed in previsione delle prossime elezioni.
Di Maio afferma:
“Gli italiani dovranno scegliere alle europee tra chi si vuole tenere gli indagati per corruzione nelle istituzioni e chi no, tra chi basse le tasse nie comizi e chi lo fa davvero, chi aiuta le persone con il salario minimo come noi e chi non lo vuole fare, tra chi dice che la donna deve stare chiusa in casa per fare più figli e chi invece come noi pensa che 1mld di euro che avanza dal rdc e metterlo in un decreto legge per aiutare le mamme o una donna che vuole diventare madre”.
I pentastellati propongono quindi “il dimezzamento delle rette degli asili nido; sconti sui pannolini, sulla baby sitter; soldi a chi fa figli, con la proposta di dare ai genitori un assegno unico mensile”.