Acerra simbolo della Resistenza. Nella giornata dell’anniversario della liberazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà ad Acerra per visitare “tutti gli altri luoghi che videro l’eroismo, la sofferenza e, troppo spesso, la morte di quanti si sacrificarono per consegnarci un Paese libero e democratico. Nelle carceri e nei lager, a Cefalonia come a Montelungo” come annunciato dallo stesso capo di Stato in un recente incontro con le associazioni dei combattenti.
Mattarella ad Acerra, l’evento inizierà alle 11
La cerimonia si terrà al castello baronale, a partire dalle 11 e vedrà anche la partecipazione di alcuni profughi ucraini accolti dalla Caritas diocesana. Mattarella celebrerà il ricordo dell’eccidio di Acerra, uno degli eventi più bui dell’occupazione nazi-fascista.
La storia dell’eccidio
Tra il primo e il tre ottobre 1943 più di 80 persone furono trucidate senza pietà dai tedeschi, un tragedia indipendente dalle “Quattro Giornate di Napoli”, una rivolta autonoma condotta da studenti e contadini stanchi dei soprusi dell’invasore.
La violenza fu scatenata in risposta ad un serie di azioni di sabotaggio con i pochi mezzi che la popolazione aveva a disposizione. La rabbiosa reazione nemica non si fece attendere: scatenò contro la popolazione una serie di criminali rappresaglie mettendo a ferro e a fuoco molte case dell’abitato di Acerra, deportandone la popolazione dove vennero trucidati molte donne, anziani, ragazzi, e bambini.[1] Il numero dei morti è stato di circa 88 vittime, di cui 6 non identificate, potrebbero essere molte di più in quanto non si ha un elenco preciso sul numero reale dei trucidati.