La Ferrari ha realizzato ricavi verso i 4 miliardi. L’utile è in calo, ma alza le previsioni per il 2020.
L’azienda ha, infatti, realizzato nel 2019 ricavi netti pari a 3,8 miliardi di euro, con una crescita del 10,1% e dell’8,2% a cambi costanti.
Le vetture consegnate hanno raggiunto le 10.131 unità, con un incremento di 880 unità rispetto all’anno precedente. Ha quindi registrato una crescita del 10 per cento.
Asia, Europa e Medio Oriente in forte crescita e America in calo. Con questo mix geografico la Ferrari ha chiuso il 2019 sfondando quota 10mila auto consegnate.
I conti dell’anno sono stati comunicati dalla casa di Maranello che ha rivisto i target 2020 al rialzo rispetto al piano annunciato nel Capital Markets Day del 18 settembre 2018; e cioè ricavi netti maggiori di 4,1 miliardi (la stima era quindi maggiore di 3,8), ebitda adjusted tra 1,38 e 1,43 miliardi (maggiore di 1,3), ebit adjusted tra 0,95 e 1 miliardo (0,9). Invariata invece la stima del free cash flow industriale (maggiore di 0,4 miliardi).
L’ebidta adjusted nel 2019 è pari a 1,26 miliardi, in aumento del 14% con margine pari al 33,7%.
L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2019 è pari a 337 milioni rispetto a 370 milioni a un anno prima.
L’utile netto è stato, però pari a 699 milioni di euro, in calo dell’11% rispetto al 2018. Nell’ultimo trimestre dell’anno l’utile netto è pari a 166 milioni, il 13 % in meno dello stesso periodo dell’anno precedente.
Se le automobili registrano vendite in crescita, Maranello segna un persistente calo dei ricavi dalla vendita dei motori, che rispecchi la diminuzione delle consegne a Maserati. Bene invece gli altri provenienti da sponsorizzazioni e di sfruttamento del marchio.