Il 13 giugno 1888 nasceva a Lisbona Fernando Antonio Nogueira Pessoa. Scrittore, poeta ed aforista, Pessoa è considerato come uno degli autori più rappresentativi del XX secolo. Dedicò gran parte della sua vita alla letteratura, in cui si scompose in varie altre personalità, contrassegnate da diversi eteronomi.
Fernando Pessoa : l’infanzia
Sin dall’infanzia Pessoa dovette affrontare alcuni spiacevoli eventi, che lo segnarono terribilmente. Nel 1893, quando lui aveva solo cinque anni, suo padre morì improvvisamente di tubercolosi. Dopo solo un anno morì anche suo fratello minore. Fortissima la passione per la scrittura che portò il giovanissimo Pessoa a creare il suo primo eteronimo. A soli sei anni infatti, Pessoa iniziò a scrivere lettere indirizzate a sé stesso da parte di un bizzarro personaggio, Chevalier de Pas.
Nel 1985 sua madre si risposò con Joao Miguel Rosà, console portoghese a Durban, in Sudafrica. La famiglia intera dovette allora trasferirsi in Sudafrica , dove Pessoa visse per gran parte della sua giovinezza. Completati gli studi, lo scrittore decise di tornare in patria e nel 1905 si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università di Lisbona, che decise di abbandonare poco dopo.
L’abbandono degli studi
Tentò allora ad intraprendere un lavoro editoriale con una tipografia lasciatagli in eredità dalla nonna con scarso successo. Decise quindi di cominciare a lavorare come traduttore di lettere commerciali per alcune ditte import-export.
Fernando Pessoa : gli eteronimi
La grande creazione poetica di Pessoa è sicuramente l’invenzione degli eteronimi. A differenza degli pseudonimi, gli eteronimi sono personalità poetiche complete: identità che, inizialmente inventate, divengono autentiche attraverso la loro personale attività artistica, diversa e distinta da quella dell’autore originale.
I suoi eteronimi più importanti sono Álvaro de Campos, Ricardo Reis, Alberto Caeiro e Bernardo Soares. Attraverso queste figure Pessoa condusse una profonda riflessione sulle relazioni che intercorrono fra verità, esistenza e identità. Un vero e proprio processo di spersonalizzazione dell’io.
Nel 1913 inventò il paulismo, trovando non pochi adepti. Il paulismo è una corrente letteraria che si esprime in ambienti tetri, con acque oscure e “ferme”, in cui il poeta “non si trova”. I luoghi che il poeta descrive sono solitamente associati ad ambienti acquatici.
Appena due anni dopo pubblicò “Orpheu“, una rivista di avanguardia che conteneva esperienze cubiste e futuriste. Appassionatissimo di argomenti esoterici e filosofici, tradusse il trattato di teosofia di C.W.Leadbette.
Fernando Pessoa : la morte
L’abuso di alcool lo portò poi ad una crisi epatica improvvisa nel 1935. Il 30 novembre morì all’ospedale di St. Luìs dos Frances. Aveva solo quarantasette anni.
Tra le sue opere più famose, non si possono non citare i due romanzi “Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares“ e “Il banchiere anarchico“. Per quanto riguarda la produzione in versi, ricordiamo invece “Il mondo che non vedo. poesie ortonime“, “Un’affollata solitudine. Poesie eteronimi“ , “Poesie d’amore di Ricardo Reis“ e “Una sola moltitudine“.