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Ital-donne, un successo comunque.

“Mercì madmoiselles”, perchè l’ebrezza mondiale è tornata di nuovo a farci palpitare noi italiani, estromessi nel calcio delle nazionali maschili dalla più grande delle competizioni, alla quale contrariamente, voi avete partecipato, onorandola come meglio non si poteva con l’entrata trionfale nei quarti. Onestamente però, oggi era troppo più forte l’Olanda di Sarina Wiegman, campione d’Europa in carica che dopo il primo tempo, nel quale ha dato spago alla manovra delle azzurre, ha invece premuto sull’accelleratore, nella seconda frazione di gioco e non c’è stato più  scampo per le ragazze di Milena Bertolini. Eppure, se si eccettuano i primissimi minuti di gara nei quali la squadra è stata un poco contratta, l’Italia ha tenuto bene il campo nella prima temporada ed ai minuti 18 e 30 poteva pure metterla in discesa, entrambe le volte con la rossonera Bergamaschi che falliva con tiri tutt’altro che irresistibili due occasioni che non si dovevano sprecare. Il secondo tempo ha avuto infatti un altro copione, tutto arancione, complice la stanchezza italiana che il caldo ha acuito come peggio non poteva e nonostante i cooling-break che permettevano alle atlete in campo di ritemprarsi parzialmente nel mezzo della sauna di Valencienne. Nulla è servito contro la padronanza delle “orange” che oltre ai due gol al 70′ e al 80′, entrambi di testa di Miedema e Van der Gragt , colpiscono due legni sancendo l’estromissione delle nostre, senza lo straccio di un rimpianto. Un’avventura invero che ha rappresentato il colpo di coda del calcio italiano sia pure in rosa e graditi sono stati i complimenti delle avversarie di oggi, che per ora sono molto più avanti di noi e che hanno notato progressi nella nazionale del bel paese. Il nostro calcio femminile dopo anni di buio è tornato protagonista e da oggi, pur non essendo ancora professionistico, può dire la sua dall’alto di questo mondiale francese che ha regalato tanti sorrisi e qualche volto triste: quelli che abbiamo visto oggi, al fischio finale di questo quarto di finale e al momento delle interviste. Da sottolineare le parole del difensore Alia Guagni che dice “il mondiale è stato un’emozione impensabile da vivere, la sconfitta fa male e lascia un grande magone ma sono orgogliosa di tutte le mie compagne, dalla prima all’ultima, che abbia giocato oppure no: proprio come Cenerentola, siamo  partite da ultime della classe e siamo finite tra le prime otto”. Per noi tifosi basta e avanza, ci permettiamo di aggiungere noi ed in attesa dei prossimi impegni ci fa piacere dirvelo anche in italiano: grazie ragazze!