Oggi 19 giugno ricorre l’anniversario della nascita dell’editore Giangiacomo Feltrinelli. L’editore venne soprannominato “il Giangi”, anche se durante la lotta armata assunse il nome di Osvaldo.
Nacque a Milano nel 1926 da una ricca famiglia aristocratica originaria di Gargnano (in provincia di Brescia) tra le più facoltose d’Italia.
Il padre, Carlo Feltrinelli, fu un commerciante di legname veneto. Durante la seconda guerra mondiale la famiglia fu costretta ad abbandonare la magione di famiglia sulle sponde del Lago di Garda che divenne poi residenza di Benito Mussolini, quando questi istituì la Repubblica di Salò.
Inizialmente Feltrinelli simpatizzò per il regime fascista ma poi in seguito mutò posizione politica prendendo parte alla Resistenza. Al termine del conflitto si iscrisse al Partito Socialista Italiano dove conobbe la sua prima moglie, Bianca Dalle Nogare, che sposò con un rito civile nel 1947.
Alla fine del 1954 fondò la casa editrice Feltrinelli, di cui il primo libro edito fu l’autobiografia dell’allora Primo ministro indiano Nehru. Pubblicò anche bestseller di grande rilievo internazionale, come il dottor Zivago.
In seguito la casa editrice cominciò a occuparsi della pubblicazione di opuscoli e saggi riguardanti le tattiche e le strategie di guerriglia.
Feltrinelli morì il 14 marzo del 1972 e il suo corpo fu ritrovato da un contadino mentre passeggiava con il suo cane.
Sulla figura di Giangiacomo Feltrinelli si sono spesi elogi e critiche da parte dell’opinione pubblica: “Feltrinelli agiva sempre in buona fede e con disinteresse totale” le parole di Leo Valiani.
Fu invece negativo il giudizio di Montanelli che lo descrisse come una persona divorata dalla voglia di primeggiare, definendo anche come il “rampollo di famiglia che imparava poco o nulla….ma voleva fare molto e subito”.
Il personaggio di Feltrinelli compare anche in due film: Faccia di spia (1975) e in Romanzo di una strage (2012), dove in quest’ultimo è interpretato da Fabrizio Parenti.