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Fb intende stabilire delle regole più eque per tutti

Facebook (Fb) mette un punto al suo modo di operare, per quanto riguarda la prassi di esentare i politici dalle regole della moderazione dei contenuti.

Fb riserva un trattamento speciale che ha generato critiche e controversie.
Se è vero che “Internet è un mondo senza padroni” non dovrebbero esserci delle differenze fra un semplice utente, un politico o magari una persona famosa. Questa condizione infatti ha generato non poche critiche.

La notizia sul nuovo trattamento “più equo”, che fb vuole attuare, è stata riportata sul sito “The Verge” ed è stata ripresa da molti media in USA.

La svolta sotto questo punto di vista dovrebbe arrivare già oggi, quando la società ed il fondatore Mark Zuckerberg del social network Facebook dovrebbe dare e annunciare la sua risposta alle raccomandazioni (non obbligatorie) fatte dal board di sorveglianza quando ha confermato la sospensione di Donald Trump dalla piattaforma.

Quindi perchè Facebook non può essere anche più “rigido” con le sue regole ed  in maniera più equa? Il board ha concluso che le stesse regole dovrebbero essere applicate a tutti gli utenti allo stesso modo, e che proprio la piattaforma Facebook dovrebbe comunicare più chiaramente le sue politiche, non essere flessibile quindi nelle regole imposte.

Quando Fb decide che un post è troppo rilevante per essere eliminato, o quando attua e applica delle regole nei confronti di un account influente.

Lo stesso Mark Zuckerberg ha affermato come “i social non devono controllare i discorsi dei politici”.

Un altro problema di Internet è la sua a-territorialità .
Magari un determinato post in un paese può essere pubblicato mentre in un altro no. E da un punto di vista filosofico- giuridico- politico è difficile stabilire chi dovrebbe porre le regole.
Una cosa è certa, se Internet “è anarchico per natura” non vi dovrebbero essere differenze fra le regole differenti vigenti in ogni specifica piattaforma.