Il primo Europeo itinerante della storia del Calcio è stato rinviato al 2021. Una sfortuna, ma la nazionale di calcio ritroverà Nicolò Zaniolo.
Europei 2021, la fortuna di ritrovare Zaniolo
Era la sera del 12 gennaio, all’Olimpico di Roma, durante il match di campionato Roma – Juventus. Una partita che valeva molto anche per lui, Nicolò Zaniolo un giovane promettente che era diventato già grande, che si trasformò in un incubo. Un brutto sogno ad occhi aperti, quelli spalancati di tutto lo stadio e degli spettatori da casa. Zaniolo si ferma da solo cadendo dopo una serpentina tra cinque avversari ed urla di dolore e fa presagire il peggio che puntualmente il bollettino medico declama: rottura del crociato anteriore ed interessamento del menisco. Diagnosi dura e 6 mesi di stop, Europeo saltato.
Sta tornando Zaniolo, e torna a far parlare di sé. La sua stella si è consacrata quest’anno con numeri e giocate che hanno scomodato un paragone con Francesco Totti. Un accostamento pesante, ma anche fortunato per l’Italia. Nel 2006 il capitano della Roma fu operato prima di partire per il Mondiale di Calcio in Germania che consacrò l’Italia campione del Mondo.
Il primo Europeo itinerante della storia del calcio
Roma, Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Baku, Monaco di Baviera, Londra e San Pietroburgo. Sono le 12 città che ospiteranno l’Europeo itinerante, il primo della storia del calcio, nel 2021. Una grande occasione per il calcio, ed anche un esperimento importante. Appuntamento rinviato per l’emergenza coronavirus. Lo sport è ferito, ma non è morto. Il calcio sopravviverà a tutto questo, e tra un anno le nazionali potranno offrire uno spettacolo memorabile.
Proprio nella sua Roma tornerebbe a giocare Nicolò Zaniolo. Si riprenderà il giovane talento, colui al quale mai nessuno avrebbe voluto negare quest’occasione. Da una diretta sul suo profilo Instagram ha parlato, non dell’Europeo, ma dell’esperienza del suo infortunio: “L’infortunio è stata una bella mazzata, poi superato il primo mese comincia la discesa – riporta l’Ansa-. Il recupero sta andando bene e giorno dopo giorno mi sento sempre meglio”. Guardiamo allora il bicchiere mezzo pieno.