Per raccontare colui che del suo tempo, come Dante, Francesco d’Assisi e Innocenzo III è stato l’avanguardia umana e politica come Federico II, la settima arte è scesa nello scavo della Storia con la S maiuscola.
L’imperatore del Sacro Romano Impero e re di Sicilia, cresciuto nelle assolate terre di Puglia e Sicilia, diventa protagonista di un docufilm “Stupor Mundi”, ove tutta la sua modernità e la sua epoca sono un universo in avanscoperta ancora oggi per gli uomini del nostro tempo.
“Stupor Mundi”, titolo ripreso da uno dei suoi tantissimi appellativi, è allo stesso tempo un itinerario attraverso la stessa regione sicula, tra la capitale dell’ex regno svevo-normanno, Palermo e le mille irradiazioni filosofiche, culturali, linguistiche e politiche che rendevano la corte di Federico un unicum preso a modello in seguito dallo stessa corte del Rinascimento Italiano, grazie al respiro mediterraneo della sua anima.
Diretto da Gian Luca Bianco e Giacomo Visconti e prodotto da Centodieci di Banca Mediolanum, la voce e la figura del maestro Michele Placido accompagnerà gli spettatori in un viaggio che coinvolge non solo l’età di Federico, ma anche la sua eredità tralasciataci, come la poesia della Scuola Siciliana, la capacità di adottare una politica di integrazione tra differenti culture, soprattutto con il mondo arabo e islamico, oltre che ad essere considerato tra i precursori della moderna diplomazia. Elementi che fanno di Federico II di Svevia uno “Stupor Mundi” ancora oggi, nel XXI secolo.