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Esami di maturità 2023: tanti… troppi strafalcioni

Gli esami di maturità si sono conclusi ed anche quest’anno, durante il colloquio orale non sono mancati gli errori, anche se in questo caso si può tranquillamente parlare di veri e propri strafalcioni.

Da Garibaldi a Pascoli, gli studenti che hanno sostenuto l’esame di maturità, sono apparsi un pò “confusi”. Tra questi, c’è stato chi ha confuso Dalì con Proust o chi è convinto che il poeta Giovanni Pascoli fosse in realtà un pittore. L’autore della “Divina Commedia”? Garibaldi. Il capolavoro di Luigi Pirandello? “Uno, Nessuno, Duecentocinquantamila”. 

Da quanto si apprende dai professori membri delle commissioni d’esame, durante i colloqui, qualche studente avrebbe parlato dell’importantissimo tema della deportazione degli ebrei, spiegando che venivano rinchiusi nei “campi di concentrazione”.

Errori che fanno storcere il naso ai professori e dimostrano la poca attenzione che vige nei confronti della letteratura italiana, ma anche la scarsa preparazione generale dei ragazzi, poco informati su temi politici, d’attualità, sociali.

In questo modo la poesia “X Agosto” di Pascoli storpiata in “Per Agosto”, e il caso di una studentessa che ha spontaneamente dichiarato di aver confuso uno dei protagonisti de “La Coscienza di Zeno” di Svevo, il “Dottor S” con il “Signor S”, il malefico avversario dei “Me contro Te”, sarà un lapsus dovuto alle tante ore trascorse a guardare video su Youtube? Si spera!.

Un vero e proprio calderone di errori che probabilmente un pò per ansia, ma anche per paura e per la forte tensione, hanno scatenato una serie di errori. Ricordiamo che i professori ma anche gli psicologi, sottolineano che circa il 60% dell’agitazione relativa all’esame è dovuta alla poca conoscenza delle materie di cui si discuterà e alla forte insicurezza che contraddistingue tantissimi ragazzi.

Ricordiamo che in Italia gli esami di maturità hanno coinvolto complessivamente 36.008. La Campania con 82.742 è la regione con il maggior numero di diplomandi. 44.008 sono quelli delle scuole statali e private della  provincia di Napoli. Oltre mille, per l’esattezza 1020, le commissioni chiamate a “vigilare” e valutare i candidati.