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Erdogan e Putin: le conseguenze dell’incontro

Cessata la tregua tra curdi e Turchia, fra l’altro già violata dall’esercito turco, il presidente Erdogan e Putin si sono riuniti, per discutere assieme della questione.

Il presidente turco sembra, tuttavia, non avere alcuna intenzione di ritirarsi dalla scena militare e sogna in grande per la sua patria.

Si prospetta un pericolo imminente, quale quello della realizzazione di un piano nucleare.

Più precisamente, Erdogan si propone di passare dall’energia nucleare alle armi, perché possa realizzarsi il suo ambizioso disegno di una Turchia imperialista e potente.

Gli unici uomini al mondo, che sono, attualmente, in grado di impedire tale orrore, corrispondo alle figure del presidente russo Putin e del repubblicano statunitense Donald Trump.

Al momento, nessuno dei due dà, però, l’impressione di voler porre fine alla vicenda, col primo che, probabilmente, si limiterà a tracciare confini invalicabili e il secondo che ha già deciso di ritirare le truppe del suo Paese dalla Siria.

Erdogan, che sta appunto operando per distaccarsi dall’alleato americano, desidera mettere in atto l’operazione, a qualunque costo.

«Israele è uno Stato completamente militarizzato e di fatto intoccabile», «l’Iran sta lavorando a cose grosse», «l’Arabia Saudita rischia di prendere la stessa direzione» e a questo punto «Ankara non avrebbe altra scelta se non quella di passare dall’energia alle armi.», ha dichiarato il capo del governo turco.

In queste ore, il timore di un conflitto che potrebbe portare a disastri e disgrazie si fa sempre più vivo.

Nulla è chiaro, nulla è facile, ma ciò che è certo è che Erdogan va fermato, prima che sia troppo tardi per poter tornare indietro.