Studenti Erasmus bloccati in Spagna, la redazione del XXI Secolo ha intervistato Carmen Ciccone. La studentessa napoletana che sta dando voce anche al resto dei colleghi in Spagna.
Come stai vivendo la Pandemia, lontana dai tuoi affetti?
«Certamente é una situazione difficile. Inizialmente il virus ha colpito la capitale della Spagna, Madrid. La situazione ben presto è precipitata anche nel paese in cui vivo, Jaén (Andalusia). Le misure precauzionali non sono state adottate fin da subito, qui, in Spagna. La mia famiglia sulla scorta di quanto successo in Italia si é detta fin da subito preoccupata per la mia salute.»
I voli istituiti dal governo italiano che partono rispettivamente da Malaga e Madrid, posti in essere grazie alla disponibilità del gruppo Alitalia, sono alla portata economica di tutti gli studenti Erasmus?
«I voli inizialmente predisposti, in riferimento al mese di Marzo erano sicuramente più abbordabili economicamente. I voli predisposti per Aprile sono decisamente costosi. Considerando che siamo studenti partiti con una borsa di studio che ci consente di sostenere una parte delle spese qui in Spagna. Non tutti, effettivamente, hanno la possibilità di spendere tale cifra. Non vedendosi, per altro assicurato il rimpatrio, anche perché i posti disponibili su questi aerei terminano nell’immediato.»
Con quale regolarità partono i voli dai due aeroporti Spagnoli?
«I voli predisposti nel mese di Marzo, che, erano sconsigliati dalla stessa ambasciata Italiana. In quanto era consigliato di evitare gli spostamenti. Ed erano in numero superiore rispetto a quelli attualmente predisposti. Si trattava di 4 voli da Malaga e 2 da Madrid, con unica destinazione Roma. Di certo il numero di voli era molto scarso per la consistenza degli studenti Italiani in Spagna. Attualmente, sappiamo, che ci sono due voli per tornare in Italia. Uno aereo parte da Malaga, passa per Valencia e arriva a Roma. L’altro volo parte da Madrid con destinazione Roma. Inoltre ci é stato riferito che saranno aggiunti voli , grazie alle nostre sollecitazioni.»
Gli studenti in Erasmus in Spagna sono assistiti regolarmente dagli enti preposti per il rientro in Italia?
«Purtroppo, quando ho tentato di rivolgermi all’ Ambasciata Italiana a Madrid e alla Farnesina ho avuto due esperienze negative. La prima telefonata, all’Ambasciata Italiana a Madrid é stata fatta per richiedere informazioni circa il rimborso spese del volo di rimpatrio. La risposta di un funzionario donna mi ha lasciato basita. In quanto la donna mi diceva che i genitori dovevano preoccuparsi prima delle necessità economiche dei figli. E non mandarli in Erasmus senza aver grosse possibilità economiche. La seconda chiamata all’ente della Farnesina é stata esilarante. Il funzionario, alla mia domanda di rimborso, ha risposto che questi indennizzi dovevano essere forniti dalla persona che fornisce i decreti. E che la Farnesina non assicurava il rimborso.»
Il tuo ateneo ha tutelato in qualche modo la tua pratica di rientro? Ti sta fornendo assistenza sotto qualche punto di vista?
«La Federico II ha mandato diverse mail agli studenti in Erasmus. Preoccupandosi effettivamente di quanti sono riusciti a rientrare e quanti fossero ancora in Spagna. In particolare la professoressa Alfano (ordinaria di diritto finanziario e coordinatrice di molte mete Erasmus) ha creato un gruppo di supporto per gli studenti di Giurisprudenza in Spagna. La Federico II sta cercando di farsi carico delle spese eccezionali sostenute dagli studenti in Erasmus.»
Si ringrazia sentitamente il gruppo che ha consentito l’intervista e che ha reso possibile la condivisione di un’emergenza nell’emergenza, facendo recuperare ai lettori e alle loro coscienze un aspetto particolare sì ma non marginale. Come di solito accade, le storie personali si intrecciano con la marea che travolge tutto e tutti, ma l’esempio delle nostre connazionali in Spagna non oblitera certo la sensibilità di ciascuno. In bocca al lupo per un prossimo e felice rientro, in Italia, a casa, in famiglia, per continuare insieme a resistere reagendo a quest’emergenza sanitaria, sociale, politica ed economica.