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Epopea dell’Irrealtà di Niguarda, a Milano si celebra la diversità

In occasione del centenario dell’annessione degli antichi borghi a Milano, il gruppo teatrale Minima Theatralia e il Teatro Sociale dei Duperdu hanno organizzato un colossal teatral-musicale su una particolare genealogia del quartiere Niguarda dal IV secolo ad oggi. Lo spettacolo si intitola “Epopea dell’Irrealtà di Niguarda”. Verrà rievocata la vita di periferia sia con toni grotteschi e caricaturali che con visioni oniriche efficaci e suggestive. Minima Theatralia raccoglie 80 persone molto diverse tra loro per età, abilità, provenienza, genere e possibilità che insieme a professionisti dello spettacolo e dell’arte hanno l’obiettivo di proporre una visione nuova del teatro che sia di coesione e di riscatto. Questo nuovo spettacolo andrà in scena al teatro Elfo Puccini di Milano, stasera, 4 maggio alle 20:30 e domenica 5 maggio alle 16:00. Quest’ “Epopea dell’Irrealtà” s’ispira al surrealismo e al lavoro del grande autore di teatro e cinema Alejandro Jodorowsky.

I testi sono stati curati da Francesca Sangalli che ha rielaborato degli scritti e delle improvvisazioni laboratoriali, facendo in modo che il realismo sconfinasse nella fantasia: l’idea non è stata riportare la verosimiglianza degli eventi, quanto piuttosto raccontare l’epico tentativo dei cittadini di difendersi da un’entità divina che rovescia loro il destino addosso. Una parte essenziale dello spettacolo sarà data alle musiche e alle canzoni del maestro Fabio Wolf dei Duperdu che ha preso spunto dalla vita di periferia, dalla letteratura e dalla musica sia colta che popolare. Le scene e i costumi sono stati realizzati da Marta Marangoni con materiali riciclati e poi impreziositi da bottoni raccolti nelle comunità della Milano Nord. Marta Marangoni è anche l’ideatrice del progetto e di quello che quest’esperienza di teatro sociale rappresenta; in occasione dello spettacolo ha dichiarato: “Per creare questa comunità bisogna avere un cuore grande che possa accogliere tutti. Ci vuole tanto amore, grande passione per le storie”.

Fonte dell’immagine: Minima Theatralia