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EOLO, studenti bocciano la DAD ma promuovo tecnologia

EOLO, secondo un’inchiesta promossa da un  operatore che fornisce connettività con wirless access, si è stimato su un campione di ventimila studenti, che la DAD sembra non aver superato l’esame di gradimento.

Allievi dall’età compresa tra i cinque e i diciannove anni, hanno espresso il loro parere su un’eventuale  ” scuola del futuro” ed è emerso che la maggior parte dei ragazzi intervistati abbiano preferito di gran lunga la vecchia didattica in presenza.

D’altra parte, sempre sull’indagine fatta da Eolo, il 65% degli studenti è concorde nel considerare utile, nonché indispensabile, l’inserimento all’interno della scuola, di dispositivi tecnologici che supportino la didattica in presenza, come una buona connessione ad Internet e all’accesso a piattaforme virtuali per svolgere compiti e seguire lezioni.

Sui dispositivi tecnologici ritenuti essenziali gli studenti si sono espressi : il 36% predilige l’internet of things in pratica  una tecnologia che sintetizza e massimizza  le capacità di raccolta dati da più fonti. Il 32% sceglie la realtà aumentata e il 24% A.I .

Inoltre su Eolo è emerso anche una forte richiesta dei ragazzi di ricevere in dotazione strumenti innovativi per comprendere più chiaramente le informazioni, circa l’attualità e della società ad essi contemporanea. Di fatti oltre il 32% degli interrogati desidera che vengano aumentate le ore di scienze sociali, o materie che approfondiscano i fenomeni delle fake news, l’ambiente, e la sostenibilità.

Ma non c’è tecnologia che tenga, nell’indagine di Eolo i dati sono lampanti: i ragazzi scrivono un vero e proprio ” manifesto della scuola del futuro” fatta soprattutto di persone, dunque di connessione, prima di tutto umana. Irrinunciabili dunque le relazioni tra i propri compagni e i docenti.Tecnologia presente, ma di supporto e non invasiva. Soprattutto evoluta, da integrare alle materie già esistenti, colonne portanti della nostra cultura, ma che sia anche sostenibile a 360° , insegnata a scuola, come valore concreto da mettere in pratica all’interno di ogni singolo istituto.