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Elezioni regionali Campania: dove si voterà?

L’election day di settembre a Napoli si sta rivelando una questione particolarmente spinosa. Le elezioni regionali stanno infatti sollevando diversi interrogativi, primo fra tutti quello riguardante il luogo di svolgimento delle stesse.

Una prima proposta sarebbe quella di eseguire le votazioni presso alcuni edifici confiscati alle mafie o in ex caserme, palestre e palazzetti dello sport. Il Comune potrebbe poi decidere anche di mettere a disposizione edifici pubblici, come previsto dalla legge, al fine di tentare di non coinvolgere le scuole nel giorno previsto per le elezioni regionali , così da non far slittare l’inizio dell’anno scolastico.

Ma un cambio di sede non sarebbe così semplice come si crede, bisognerebbe inviare 770 mila avvisi agli elettori al fine di avvisarli del cambio di sede della sezione elettorale, il Comune di Napoli spenderebbe un euro per ogni raccomandata da inviare almeno 30 giorni prima del elezioni, per un totale pari a 770mila euro.

Le sedi delle elezioni regionali sarebbero poi 250, pertanto un ricalcolo delle sedi delle elezioni vedrebbe la necessità di spalmare i votanti napoletani su più territori, perché, come affermano dal Municipio, “non tutti i quartieri hanno ex caserme dove poter ospitare le votazioni. Ci sono luoghi come il Vomero e l’Arenella che hanno una densità abitativa altissima e comunque di media parliamo di 70mila cittadini per quartiere.

Di tutt’altro parere sembra essere l’assessore allo Sport del Comune di Napoli Ciro Borriello, che insiste nel sottolineare quante palestre comunali ci siano a Napoli, che potrebbero essere allestite per le elezioni regionali, “Per quanto mi riguarda potrebbe essere una bella idea votare nelle palestre, in modo tale da non dover interrompere l’anno scolastico appena cominciato, se venissero confermate le date del voto a settembre. Ci sono tanti spazi che potrebbero essere allestiti, come appunto le palestre comunali o le ex circoscrizioni, che contano su spazi molto ampi. Mi sembra un’operazione fattibile”.

Bisogna però considerare l’assenza di alcuni fattori di necessità all’interno di strutture come palestre e caserme, in particolare l’informatizzazione che è già presente e predisposta all’invio di dati verso il Ministero, ricevendone altri in contemporanea attraverso un’intranet, una rete sicura. Considerando il periodo nel quale ci si trova a prendere una decisione, bisogna ponderare bene tutte le difficoltà affinché le elezioni regionali non si dimostrino una corsa ad ostacoli.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II