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Elezioni Presidente della Repubblica: sembra Draghi il più quotato

Terminate le amministrative le forze politiche in toto volgono sguardo alle elezioni del Presidente della Repubblica.

In un epoca di larghe intese è evidente che eleggere il nuovo inquilino del Colle assume un’importanza ancora più cruciale, l’obbiettivo è mantenere gli equilibri e scongiurare il pericolo di elezioni anticipate.

Elezioni anticipate che al momento fanno “paura” un pò a tutti. I risultati delle amministrative hanno infatti incrinato gli equilibri delle varie alleanze, soprattutto a destra dove la bilancia pende molto verso Fratelli d’Italia e la Meloni, mettendo di fatto in difficoltà Salvini.

Torniamo, però, alla questione elezioni  Presidente della Repubblica.

Il totonome è quanto mai aperto, le varie fazioni cominciano a sondare il terreno per scoprire quale nome accumula più consensi.

Così nel centro sinistra il confronto a distanza tra Enrico Letta e Giuseppe Conte sul Quirinale ‘brucia’ di fatto il nome di Gentiloni,che non piace a Conte, idem per Prodi, sul quale l’ex premier grillino ha nicchiato, lasciando sul tavolo il nome di  Rosy Bindi, volto noto della sinistra che piace anche al Movimento 5 stelle, in più rappresenterebbe una svolta epocale in quanto donna.

Il centrodestra, sino ad ora, sembrava compatto sul nome di Silvio Berlusconi.

Il cavaliere sembrava essere il candidato numero uno, ma qualcosa sembra essere cambiato. A lasciar intendere che non sia più il nome su cui convergere un’intervista rilasciata da Matteo Salvini a Bruno Vespa. Vespa ha intervistato il leader del carroccio per il suo nuovo libro, queste le dichiarazioni di Salvini sulla faccenda elezioni Presidente della Repubblica :«Se mi chiedono se Draghi sarebbe un buon presidente della Repubblica, rispondo che lo voterei domattina. Ma sul Quirinale gli scenari cambiano ogni momento. Draghi è certamente una risorsa per il Paese, ma non so se voglia andarci, ma anche se ci andasse, non credo che ci sarebbero le elezioni anticipate». 

Parole che non saranno piaciute a Silvio Berlusconi, ma che aprano ancora a molteplici scenari.