Ricorre oggi un triste anniversario, per la città di Napoli e per il mondo del teatro. Una memoria dal sapore dolceamaro, data dalla scomparsa di una figura che più di molte altre, ha saputo dar vita a quel fenomeno che prende il nome di arte. Senza pretese, senza appigli, ma con vivida lucidità, con passione.
Il 31 ottobre 1984 muore Eduardo De Filippo, artista plurale, multisfaccettato, eclettico e rivoluzionario. Regista, attore e commediografo, porta nuova energia al teatro napoletano, imponendogli la propria personalità.
Eduardo De Filippo, una vita intensa e appassionante
Elemento di spicco della cultura italiana del Novecento, De Filippo è figlio di una storia che in un qualche modo lo rispecchia: intensa, reale e travagliata. Un amore per l’arte che gli scorre nelle vene: l’artista nasce a Napoli nel 1900 dalla relazione extra-coniugale tra l’attore Eduardo Scarpetta e sua nipote, Luisa De Filippo; dalla quale avrà tre figli, Titina, Eduardo e Peppino.
In questo clima di intenso amore familiare, Eduardo muove i primi passi e, nel giro di poco tempo, scopre la sua passione più grande: il teatro. La possibilità di entrare nei panni di un’altra persona, di dar vita ad un personaggio “rendendolo reale”, è presente sin dai primi anni di vita dell’artista, che a quattro anni è già sul palco.
Un percorso artistico ricco e variegato
Unito da una passione bruciante e da un’inarrestabile esigenza comunicativa, fonda con i fratelli la compagnia teatrale “I De Filippo” con la quale mette in scena una commedia che ha lasciato un segno indelebile nel teatro partenopeo: “Natale in casa Cupiello”. Successivamente, nella vita di Eduardo si susseguono una serie di eventi che lo colpiscono nel profondo: prima lo screzio con il fratello Peppino, poi la morte prematura della sorella Titina.
Dopo questi anni bui, De Filippo decide di mettersi in proprio, fondando la compagnia “Il teatro di Eduardo”. Qui produce commedie indimenticabili come: “Napoli Milionaria”, “Questi Fantasmi” e “Filumena Marturano”. Sempre presente anche nella vita politica, Eduardo a ottant’anni viene nominato senatore a vita dall’allora presidente, Sandro Pertini.
Inoltre riceve due lauree honoris causa in Lettere all’Università di Birmingham nel 1977 e presso l’Università degli Studi di Roma La “Sapienza” nel 1980. Fu anche candidato per il Premio Nobel per la letteratura.
Una figura indimenticabile, che ha fatto di una passione non solo un mezzo espressivo, bensì una vera e propria identità. Il teatro, un elemento che si lega in maniera inscindibile alla persona di De Filippo. Durante la sua ultima apparizione sul palco, ha dichiarato: “È stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato”.