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Economia e recessione : attenzione alle manovre in debito

Il caro bollette e la crisi finanziaria che incombe a livello globale lascia poco margine di manovra a chi dovrà occuparsi delle nuove finanziarie. L’FMI avvisa: “attenzione alle manovre in debito”.

Secondo il Fondo monetario internazionale, infatti bisogna utilizzare come monito il modello inglese, dove aiuti alle famiglie e un forte assistenzialismo stanno mettendo a dura prova l’economia.

Scarsa la fiducia del FMI nei confronti del nostro Paese che non solo stima in ribasso l’economia nazionale ma addirittura definisce irrealistiche le ipotesi di crescita previste per il prossimo anno sono irrealistiche.

La politica fiscale si muove sul filo del rasoio con margini veramente risicati.

Se da un lato l’inflazione ha diminuito il debito pubblico c’è comunque da stare attenti e poco sereni.

La frenata dell’economia e l’inflazione stessa che si riflette sui tassi,mette in serio pericolo la possibilità di arrivare al 139% del Pil nel 2025, come prevede il Mef.

Per ora non c’è un vero e proprio allarme allarme sui mercati ma lo spread è passato in un anno da 100 a quasi 250. Bisognerebbe evitare nuove manovre a debito.

Se provvedimenti di questo genere dovessero rendersi  necessari, sarà altrettanto necessario farlo con una chiara idea del percorso di medio-lungo periodo.

Si tratta quindi di pensare ad aiuti concreti per le famiglie, molte delle quali messe a durissima prova dal caro bollette e dalla pazza impennata dei prezzi a cui si sta assistendo dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, ma anche avere l’occhio lungo.

Il rischio altrimenti è che questi aiuti risultino un boomerang per l’economia nazionale.

L’Italia resta un sorvegliato speciale delle agenzie private di rating finanziario, che temono una forte recessione per il paese.