Droni anti-assembramento: controlli da parte dei Carabinieri del Comando provinciale di Napoli.
Dopo l’esperienza di Scampia, stamattina le zone messe a setaccio sono state Pozzuoli e Fuorigrotta.
Le compagnie militari hanno controllato strade e vicoli, col supporto dei droni, con lo scopo di far rispettare le norme anti-contagio e accertare gli assembramenti.
Le forze dell’ordine hanno controllato i passanti e messo a punto le autocertificazioni, e constatato la legittima presenza in strada.
Quel che ne emerge è che i cittadini di Fuorigrotta e Pozzuoli abbiano compreso pienamente tutte le norme di sicurezza per evitare il contagio.
Anche nel quartiere di Scampia, l’operazione svolta dai militari della stazione 167, è stata supportata da un drone militare guidato da due piloti del 7 Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano.
Tali droni servono a controllare l’intera zona e accertarsi che venissero rispettate le norme di sicurezza.
Le immagini dall’alto, su supermercati, pensiline di tram e uffici postali, riportano l’assenza di assembramenti a Scampia, anche nelle aree che di solito sono molto affollate.
Verso la fine di marzo l’uso dei droni aveva suscitato molte polemiche.
Polemiche mosse anche da Franco Gabrielli, capo del dipartimento di Pubblica sicurezza, che ha fortemente voluto un confronto con Enac per assicurare un uso corretto dei droni da utilizzare.
Ciò in riferimento alla questione dei dati personali, che, come ribadito dall’Enac, non vanno mai liquidati a fastidio, cioè che non vadano ad intaccare la privacy. Nemmeno in circostanze di emergenza.
Il pattugliamento a mezzo drone, infatti, offre una visuale completa.
Ispeziona anche aree molto private le quali però godono di protezione rafforzata, secondo il nostro ordinamento che protegge la privacy. Dopo lo stop voluto da Gabrielli, quattro giorni fa è stata ribadita l’importanza di tali mezzi di controllo.
Una risorsa in più per assicurare comportamenti adeguati durante l’emergenza sanitaria in corso.