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Donne al potere: violenza e lividi

Sui muri di alcune istituzioni pubbliche di Milano, sono apparsi i visi tumefatti di donne che sono al potere, quali Angela Merkel, Michelle Obama, Hillary Clinton, Brigitte Macron. E poi Alexandria Ocasio-Cortez, Aung San Suu Kyi, e Sonia Gandhi.

Il lavoro artistico è stato portato a termine da Alexsandro Palombo che, in data 25 novembre 2019, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, ha ricoperto le facciate all’ingresso dell’Università in Largo Richini, del Teatro Lirico in via Larga, in Piazza Carbonari e in via Luigi Sturzo di poster choc raffiguranti i volti contusi delle grandi leader politiche.

Just because I am a woman è il titolo che Palombo ha dato alla sua serie di opere.

Palombo, pugliese ed ex stilista, è noto per fare della parità di genere e dell’inclusione la sua filosofia di vita.

«Le opere sono state realizzate per il 25 novembre, se avessi usato i miei rapporti con i media per renderle note avrei scatenato qualcosa che non volevo, volevo invece vedere – spiega Palombo – come avrebbe reagito la città a quest’opera. Se l’avessi fatta a Londra o Parigi sarebbe stato facile, ma volevo vedere quanto tempo ci metteva qui ad arrivare alla popolarità, ed è accaduto attraverso gli stranieri di passaggio, che l’hanno resa virale», dichiara l’artista.

Secondo Palombo, «era interessante vedere le reazioni delle persone, spesso c’è chi le reputa troppo forti, io – evidenzia – metto solo a nudo la realtà che nessuno vuole vedere, perché viviamo nel mondo social dove è costantemente alterata: ti posti a petto nudo su Instagram e sei bellissimo, poi magari hai appena pestato la tua compagna, basta vedere cosa è successo al Grande Fratello. Io con il mio lavoro ti porto la realtà e ti dico: questo è il mondo dove viviamo».

Alexsandro si autodefinisce il Banksy dei temi sociali e ha notato, con grande rammarico, che le sue proteste artistiche sono state notate dopo quasi due mesi.

Per lui che ha girato il mondo, gli italiani sono ancora sopiti in un sonno di voluta incoscienza sociale, pertanto domanda al sindaco della città milanese di far sì che i suoi poster non vengano cancellati.

Ci tiene inoltre a precisare l’intento della sua campagna: con le donne della politica, « il messaggio è: attenzione: i primi a usare la violenza sono gli uomini di potere, come dimostrano gli attacchi alla Ocaso o a Brigitte Macron». E a chi lo accusa di essere troppo forte, Palombo risponde così: «io ho solo fermato il tempo in cui viviamo, se gli storici guarderanno queste opere tra 100 anni, ci troveranno ciò che ci circonda ogni giorno».