Il 4 Agosto 1836 nacque a Napoli Domenico Morelli, uno dei più grandi artisti del XIX secolo. Egli fu pittore e politico, infatti ricoprì la carica di Senatore del Regno d’Italia durante la XVI legislatura.
Fu allievo dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli e le sue prime opere pittoriche erano ispirate all’arte Romantica. Nel 1848 ricevette il primo riconoscimento per l’opera “Gli iconoclasti” . In seguito il suo stile pittorico mutò , infatti, Morelli scelse di avvicinarsi alla pittura realista. Creando uno stile del tutto nuovo, fondeva quelle che erano le basi pittoriche romantiche con le tecniche veriste.
Negli anni sessanta dell’ottocento fu nominato consulente del Museo Nazionale di Capodimonte. In questo periodo Domenico Morelli cominciò ad affermarsi e ad essere riconosciuto tra i più grandi pittori di quel tempo. Nel 1868 divenne docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e in questo periodo realizzò la culla per Vittorio Emanuele III. Oggi questo reperto storico è conservato presso la Reggia di Caserta.
Furono molti gli stili a cui si avvicinò l’artista napoletano. Per un periodo si occupò anche di arte religiosa e questo gli valse l’assunzione presso il Palazzo Reale di Napoli. In seguito cominciò a realizzare opere pittoriche che si avvicinavano al mondo Orientale. In questo periodo condivise questo stile artistico con pittori come: Giuseppe Molteni, Pompeo Mariani, Roberto Guastalla e Alberto Pasini.
Contribuì alla realizzazione della “Bibbia di Amsterdam”, in cui venivano raffigurate le maggiori opere pittoriche di fine Ottocento.
Fu poi direttore dell’Accademia di Belle arti di Napoli nel periodo che va dal 1899 fino al 1901. Tra gli allievi di Domenico Morelli vi erano: Antonio Mancini, Vincenzo Bruzzese, Gennaro Pardo, Ulisse Caputo e Giovanni Voltini. Grazie al contributo artistico pittorico dei suoi allievi abbiamo un ritratto postumo di Domenico Morelli.