Oggi si celebra la Domenica delle Palme.
La ricorrenza cambia di anno in anno, essendo la domenica che precede Pasqua, legata a sua volta al calendario lunare.
La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, in sella ad un umile asino e accolto da una grande folla. L’ingresso che lo porterà alla morte.
Il giorno che dà inizio alla Settimana Santa durante la quale si celebrano gli eventi di fede degli ultimi giorni di vita di Gesù. Settimana che conduce alla celebrazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo.
L’evento dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme è presente in tutti e quattro i vangeli, con alcune differenze…
In quelli di Matteo e Marco si racconta che la gente nell’accogliere Gesù sventolava dei rami di alberi. (Mt 21,1-9; Mc 11,1-10)
Luca non le menziona, mentre Giovanni parla delle palme. (Lc 19,30-38; Gv 12,12-16)
L’ingresso fatto non in sella ad un cavallo segno di nobiltà, ma bensì su un asino simbolo di umiltà e mitezza.
I vangeli narrano che Gesù arrivò con i discepoli a Batfagè (vicino Gerusalemme), di sabato sera. Gesù mandò due discepoli nel villaggio a prelevare un’asina legata con un puledro e condurli da lui.
Narra il Vangelo di Matteo (21,1-11) che questo episodio avvenne affinchè si adempisse ciò che era stato annunciato al profeta Zaccaria (9,9) “Dite alla figlia di Sion; Ecco il tuo re viene a te mite, seduto su un’asina, con un puledro figlio di bestia da soma”.
I discepoli adempirono la richiesta di Gesù, conducendo i due animali coperti la mattina con mantelli dove Gesù si pose avviandosi verso Gerusalemme.
La folla che sventola le palme, rimanda alla celebrazione della festività ebraica di “Sukkot”, la “festa delle capanne”, dove i fedeli per l’occasione arrivavano in pellegrinaggio a Gerusalemme.
Ciascun fedele sventolava il lulav, un mazzetto fatto di rami di alberi: la palma simbolo della fede; il mirto simbolo della preghiera; il salice che rimanda il silenzio dei fedeli di fronte a Dio. Il mazzetto tenuto insieme da un filo d’erba, e spesso con al centro una sorta di cedro (l’etrog).
Un’usanza che troviamo anche oggi nelle nostre zone, per celebrare la Domenica delle Palme.
La Processione, cammino svolto dai fedeli proprio per celebrare la morte e resurrezione di Cristo.