I dolci natalizi napoletani sono innumerevoli e si collegano quasi tutti alla tradizione monastica della regione; infatti, i vari edifici monastici collocati in diverse aree della città, hanno contribuito ad ampliare notevolmente i dolci della cucina napoletana, arricchendo soprattutto l’ambito relativo alle feste natalizie. Le ricette si tramandavano di convento in convento, in quanto le badesse delle strutture provenivano quasi sempre da famiglie aristocratiche, inevitabilmente a contatto con personalità di spicco.
Sicuramente tra i dolci natalizi tipicamente campani, spiccano: i Mustaccioli, i Roccocò, gli struffoli e i Susamielli; si tratta di dolci diversi tra loro, i più conosciuti e preparati durante le feste natalizie, soprattutto in Campania. Nel corso del tempo, la cucina del nostro Paese, si è arricchita sempre più di ricette dolci, semplici da preparare e gustose al tempo stesso. La cosiddetta cucina “finger food”, propina diverse vivande, non solo salate, in piccole porzioni, che allettano il palato dei commensali, ma anche lo sguardo di chi le osserva, con colori, forme, decorazioni, particolarmente suggestive.
Cucina fingerfood, che si è diffusa a macchia d’olio anche in Campania e che vede protagonisti i piatti tipici della tradizione, proposti in quantità minori. A Natale, soprattutto in Campania, oltre ai dolci natalizi tradizionali, ampiamente conosciuti, è possibile preparare anche altre tipologie di ricette dolci, originali, gustose e semplici al tempo stesso.
Gli stessi Struffoli, che ogni massaia napoletana prepara come da tradizione, si possono impreziosire con elementi nuovi, come ad esempio una bagna a base di cioccolato fondente, oppure per decorarli, al posto dei tradizionali zuccherini colorati, si possono utilizzare dei saporiti frutti rossi, richiamando il colore del Natale, il “rosso” appunto. Inoltre, per quanto concerne la presentazione di questa vera e propria leccornia, si può optare per dei piccoli “pirottini” di carta, all’interno dei quali inserire una porzione ridotta di struffoli, da mangiare comodamente con l’ausilio di un cucchiaino. In questo modo ogni commensale avrà la propria porzione, senza dover attingere direttamente dal vassoio di servizio.
Un altro, tra i dolci natalizi tipici napoletani, è il cosiddetto “Mostacciolo”, il dolcetto a forma di rombo che in Campania si prepara sin dall’8 dicembre. Il curioso nome deriva dal latino mosto, ingrediente presente in antichità nella ricetta e oggi ancora utilizzato in alcune varianti di questo dolcetto. È bene precisare però, che in realtà la versione napoletana di questo dolce, non prevede il mosto. Per una variante simpatica ed originale del “Mostacciolo”, a Napoli chiamato anche “Mustacciolo”, si possono utilizzare delle creme, magari confetture realizzate in casa, per la farcia; infatti, agli ingredienti tradizionali, (tra questi, farina, mandorle, zucchero o miele, cacao amaro, scorza d’arancia, acqua e pisto, e altri ancora) si possono aggiungere delle gustosissime marmellate, o semplicemente del cioccolato fuso, che contribuirà a rendere ancor più morbida e soffice la parte interna del dolcetto. Anche la copertura esterna può essere modificata, utilizzando ad esempio del cioccolato bianco, oppure un misto a base di biscotti tritati, o ancora, un mix di frutta secca e crema ben solidificata.
A proposito dei dolci natalizi napoletani, ricordiamo che nella classifica dei dieci alimenti maggiormente consumati durante le feste natalizie campane, circa l’83% dei commensali partenopei, ha affermato che a tavola non può mancare il panettone.
A tal proposito, proprio con il panettone, si può preparare un dolce simpatico e di facile realizzazione; si tratta di un piccolo “pandoro al bicchiere”, realizzato con una base morbida, appunto a base di pandoro sbriciolato, intinto nel latte, subito dopo si realizza uno strato con dei rococò (dolci tipici del Natale napoletano a base di: farina, mandorle, zucchero, canditi e un mix di spezie, il cosiddetto pisto. Un impasto a cui viene data la forma di una ciambella) sbriciolati che contribuiranno a dare consistenza al dolce e per ultimo una crema realizzata con ricotta, zucchero (meglio zucchero a velo) e frutta candita, tutto ricoperto con del cioccolato fuso, o semplicemente bagnato con un liquore. Il dolce è molto semplice da preparare, permette inoltre di utilizzare il panettone che non manca mai a Natale e soprattutto, essendo di dimensioni ridotte (realizzato in un bicchiere o in una tazzina da caffè) non appesantirà troppo i commensali.
Quelle elencate sono solo tre varianti di dolci natalizi napoletani, già presenti nella tradizione culinaria della città; ovviamente, ognuno di essi è perfetto per tradurre in golosità il clima di familiarità e dolcezza tipico delle festività natalizie. Si tratta di diverse varianti simpatiche e facili da preparare, che renderanno le ricette tipiche natalizie, in questo caso napoletane, ancor più buone e anche belle da vedere.