Fino al 19 settembre si potrà assistere ad una mostra molto particolare: “Divini quartieri spagnoli” , una mostra che attraverso i famosi quartieri di Napoli ripercorre le tappe della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Il 2021 è l’anniversario della morte del sommo poeta Dante Alighieri, 700 anni fa il poeta si ammalò durante un viaggio e il mondo letterario dovette fare a meno di una grande personalità storica, destinata però ad essere ricordata per sempre.
Proprio per questa occasione l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e FOQUS ( fondazione quartieri spagnoli) hanno deciso di presentare una mostra che convergesse l’esperienza letteraria del sommo poeta nella cornice identitaria del noto quartiere di Napoli.
“I Quartieri Spagnoli di Napoli sorgono intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari durante la dominazione spagnola della città, e sin da allora hanno vissuto radicati nella loro potente idiosincrasia. L’incrocio/dialogo artistico che propone la mostra, che si potrà visitare fino al 19 settembre 2021, ha come obiettivo stimolare una riflessione sui meccanismi identitari dei Quartieri, grazie a una struttura universale come la Divina Commedia”, dichiara così la curatrice della mostra Iris Martín-Peralta.
“Divini quartieri spagnoli” è il nome scelto, la mostra è stata inaugurata il 23 luglio alle ore 20, in Galleria Portacarrese.
La mostra è promossa nell’ambito della collaborazione tra l’Ambasciata di Spagna e FOQUS per l’accordo sottoscritto nel 2019 con il quale la Spagna partecipa alla rigenerazione culturale, urbana e sociale di un quartiere italiano ad alta fragilità.
Il percorso parte dai potenti ritratti divini e umani di Piero Pompili, per poi proseguire con la “Nuda veritas” di Adriana Laespada.
Il giornalista Daniel Verdú e il fotoreporter Paolo Manzo, ci portano a conoscenza della storia di un ragazzo del quartiere, Ugo Russo.
Dai vicoli dei Quartieri, Marco Barsanti Rodríguez ci offre “La speranza dalle ombre” con la sua serie fotografica, e chiude il percorso il racconto “Bella di Giorno” di Andrea Di Bella.
“I Quartieri Spagnoli di Napoli già nel nome delle origini dichiarano un’identità plurale, una parallela e intrecciata vicenda spagnola e partenopea. C’è profonda assonanza tra arte e rigenerazione urbana. L’arte può farci intuire attraverso l’opera la possibilità, la necessità, la direzione, la condizione del cambiamento. La fotografia, ancora di più, anche la mutevolezza e la stabilità provvisoria della realtà. La Fondazione FOQUS è nata per generare nuove prospettive in campo educativo, sociale, occupazionale, nuove prospettive da cui muovere per intraprendere processi di trasformazione”, ha osservato Rachele Furfaro, presidente di Foqus.