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Disastro ambientale: elefante specchio dell’uomo

Il disastro ambientale offre un’immagine oggi che fa sì che l’uomo possa guardare il suo riflesso nel gesto di un animale che, annientando i suoi istinti naturali, si nutre di spazzatura. Il messaggio non è abbastanza chiaro?

Del fotografo cingalese Tharmaplan Tilaxan gli scatti che hanno fatto il giro del mondo in questi giorni, partendo da un’area dello Sri Lanka colpita dalla deforestazione.

Le immagini riprendono un branco di circa trenta elefanti che per nutrirsi cerca tra la spazzatura di questa discarica a cielo aperto, mettendo in atto – ma soprattutto subendo – una vera e propria modificazione delle abitudini naturali che sarebbero state perse ormai da un po’, a causa della difficoltà per questi animali di nutrirsi nel modo in cui sarebbe consono e necessario per loro.

Sembra superfluo precisare quanto questo fenomeno possa essere dannoso per il corpo di questi abitanti della terra. In maniera diretta, poiché non si tratta di materiale commestibile e potrebbe causare proprio durante l’ingerimento dei problemi di soffocamento e non solo, e poi in maniera indiretta per i gravi danni che invece riguardano l’organismo.

I rifiuti, formati da materiale come nylon, sacchetti di plastica e immondizia scaricata e non correttamente smaltita, si trovano in diversi distretti come Kalmunai, Addalachchenai, Karaitheevu, Akkaraipattu, Sammanthurai, Alaiyadi Vembu e Ninthavur.

Non è la prima notizia che arriva in questo periodo, dall’India in particolare, per quanto riguarda i disastri ambientali e la necessità per le specie di adattarsi a quello che trovano quando non riescono a vivere il loro percorso come avrebbero dovuto.

Si tratta di accadimenti che per la medesima volta offrono all’uomo un riflesso di sé stesso, nell’autoannientamento per la sua incapacità di trovare il giusto cibo di cui nutrirsi, finendo poi col diventare schiavo della scarsità, delle cattive abitudini e tutto ciò che da immensa possibilità si trasforma in limite assoluto!

Ma in questo gli animali in questione, che son quelli che risentono del disastro ambientale – alla nostra attenzione – ci rimettono il proprio habitat, sono colpevoli solo del loro tentativo di adattamento a quello che tutto ciò che li circonda abbia la possibilità di offrire.

Gilda Caccavale
Gilda Caccavale
1996 - Laureata e specializzanda in scienze politiche. Da sempre appassionata di scrittura nella sua potenzialità di condividere e trasferire sottili intuizioni e prospettive, o irripetibili combinazioni dell'essere. Fermare la "visione" significa assistere l'evoluzione, e m'illumina d'immenso!