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Dirty Dancing un dance movie diventato un cult

In Italia arrivò qualche mese dopo con il sottotitolo – Balli Proibiti- ma già dal suo debutto negli Stati Uniti Dirty Dancing il 21 agosto 1987 registrò incassi da record.

Un film che su carta era destinato a tutt’altro epilogo.

Nato come pellicola estiva si pensava sarebbe durato qualche mese prima di finire in videocassette dimenticate.

Il destino però a volte segue percorsi differenti specie in campo cinematografico.

Certo è che Dirty Dancing diventò un vero e proprio successo consacrando Patrick Swayze tra i sex symbol degli anni 80 e confinando Jennifer Grey in un angolo, parafrasando la pellicola, restando Baby per sempre.

Dirty Dancing: La trama e il cast

Per i giovanissimi che magari non conoscono la storia di questo Dence Movie, si tratta della storia di una giovanissima ragazza di famiglia medio borghese che in vacanza con i genitori e la sorella scopre il ritmo caliente delle danze latine e l’avvenenza del giovane maestro di ballo.

La storia è liberamente ispirata alla vita della sceneggiatrice Eleanor Bergestein, che la ha infarcita di suoi ricordi e che volle i due attori come protagonisti.

Inizialmente per la pellicola erano stati scelti Billy Zane e Sarah Jessica Parker. I due si erano fatti notare per i loro ruoli secondari, rispettivamente in Ritorno al futuro e in Footloose. In più, il regista Emile Ardolino, che allora aveva al suo attivo solo un documentario sul ballerino e coreografo Jaques d’Amboise ed era fissatissimo con la danza, non avrebbe mai accettato alcun attore che non sapesse anche ballare. Voleva evitare i body double, come si vede purtroppo proprio in Footloose.

La Bergestein però aveva visto Patrick Swayze e Jennifer Grey recitare insieme in Alba Rossa, capolavoro di John Milius del 1984, e aveva trovato che fra loro ci fosse una grandissima “alchimia sessuale”, come lei stessa la definì.

I due però non andavano per nulla d’accordo, possiamo dire che quasi si detestavano.

La prima a cedere fu lei, anche se anagraficamente più grande del personaggio, seppe non solo convincere lo sceneggiatore ma anche convincere Patrick ad una tregua.

Il resto è storia, il film esce e investe il pubblico facendolo innamorare.

Merito anche della meravigliosa colonna sonora che si è meritata un Oscar per la Miglior Canzone Originale con (I’ve Had) The Time of My Life. E anche un Golden Globe per lo stesso motivo, mentre i due cantanti, Bill Medley e Jennifer Warnes si aggiudicarono un Emmy.