Continuano ad affiorare misteri e segreti fra i big della politica statunitense. Hilary Clinton ha probabilmente tentato di sabotare il suo rivale Trump, a partire dall’estate 2016.
Continua così a scuotere l’opinione pubblica il caso Russiagrate, la denominazione dell’inchiesta sui rapporti Trump-Clinton.
In quest’occasione, la presidente Clinton avrebbe dato vita a un grandissimo scandalo, a giudicare da alcuni documenti, di recente resi noti.
Lo scandalo
L’intelligence Usa ha appena rimosso lo stato di segretezza circa un promemoria piuttosto allarmante.
Tale memo prevedeva l’approvazione di un piano per boicottare Trump, legando a lui l’hackeraggio del Democratic National Committee.
Inizialmente, le accuse ricaddero sulla Russia, ma a quanto pare, ci sarebbe lo zampino della moglie di Bill Clinton.
Varie indagini, condotte dall’Fbi e dalla Cia, confermerebbero il sospetto.
In particolare, le note dell’ex presidente della Cia, Branner, hanno svelato tantissimi punti oscuri di un presunto piano architettato ai danni di Trump.
Precisamente, in data 26 luglio 2016, la candidata alle ex elezioni presidenziali avrebbe acconsentito a dare il via al piano per eliminare Trump.
Fini e conseguenze
Lo scopo? Distrarre tutti da un presunto coinvolgimento della politica nell’uso di un server privato, durante il suo mandato come segretaria di Stato.
Tuttavia, Donald Trump aveva già intuito che un suo avversario politico gli aveva riservato un colpo basso.
In tempi meno recenti, egli aveva, difatti, fatto presente che mancavano all’incirca trentamila email transitorie, sul server privato della Clinton.
Queste email erano, d’un tratto, misteriosamente sparite.
E non è finita qui, l’attuale capo di stato statunitense è entrato anche in possesso di documenti relativi al caso, che egli stesso ha ribattezzato Obamagate.
Il presidente americano cercherà di rendere noto a tutti che è finito, già da parecchio tempo, nel mirino di un complotto democratico.
La vicenda non si può dunque dire conclusa e ancora molti sono i colpi di scena attesi.
Non ci rimane che seguire l’evolversi delle vicende politiche che, con l’avvicinamento delle elezioni, divengono sempre più intriganti ed intricate.