Continua la discesa all’inferno del Napoli, sconfitto in casa dall’Inter che torna a vincere al San Paolo dopo 23 anni. Terza sconfutta consecutiva casalinga per i ragazzi de DeLa e vetta della classifica che si allontana a 21 punti. Mai tanto male gli azzurri dai tempi della risalita in serie A.
Purtroppo i numeri impietosi raccontano il girone di andata del Napoli e rappresentano lo specchio che trova conferma nella classifica che riferisce di meno 17 punti rispetto la scorsa stagione. Non è bastato neanche il sostegno dei tifosi, accorsi in 40.000 a scuotere gli azzurri, troppi gli errori individuali, tutti pagatima caro prezzo e troppo forti i nerazzurri con Romelu Lukaku inarrestabile, che al minuto 14 sfrutta una scivolata di Di Lorenzo, si beve Hysaj e di sinistro fulmina Meret. Ancora il belga al 33′ con un bolide dal limite misurato in 111 km/h e complice una sfortunata presa di Meret, realizza il doppio vantaggio per la squadra di Conte. Il Napoli deve ringraziare peraltro proprio Meret, autore di due miracoli su Vecino prima e Gagliardini poi, che mantengono a galla i partenopei, consentendo al 62′ di accorciare le distanze su una intuizione di Zielinski. Pallonetto del polacco che vede Callejon libero a sinistra, lo spagnolo taglia la difesa avversaria e serve palla al centro per Milik che non può fallire.
Il primo tempo si conclude con il Napoli in attacco e lascia ben sperare. Purtroppo nella ripresa nonostante un predominio territoriale degli uomini di Gattuso, ancora due errori del Napoli favoriscono il goal del 3-1. Palla regalata da Hysaj su calcio di punizione in favore degli azzurri, Candreva che fugge sulla destra e scodella un cross al centro, Manolas resce ad anticipare Lautaro, ma la palla si stoppa proprio sui piedi dell’argentino, che ringrazia e segna la rete che taglia le gambe alla squadra di Gattuso.
Tre goal subiti su tre errori individuli, troppo contro una squadra come quella nerazzurra che ha capitalizzato al massimo i regali ricevuti. Partenopei che al netto però degli errori (orrori) fanno registrare la sfiducia con cui scendono in campo. Non trovano infatti spiegazioni prove come quella offerte da Fabian Ruiz, sistematicamente in ritardo. Lo spagnolo che sembrava avere incominciato con il passo giusto, si è spento inesorabilmente con il passare del tempo, Hysaj pesce fuor d’acqua, Insigne inconcludente e mai efficace, ne in fase di costruzione, ne in fase di realizzazione. Pochissime le occasioni da rete create e gioco raffazzonato, con le difficoltà ormai ataviche a costruire quando l’azione parte dalla difesa. Centrocampo che non filtra, attacco sterile, il tutto condito da mancanza di fiducia nei propri mezzi e scarsa autostima, sembrano essere i mali che affliggono questa squadra.
Ormai anche il feeling con i tifosi si è interrotto e giusto per restare in tema, se questo dovesse essere l’approccio anche nelle prossime gare, saranno guai. In questo disfacimento generale a poco potrà servire anche il mercato riparatore di gennaio e l’innesto del tanto atteso Lobotka, in predicato di giocare alle pendici del Vesuvio, se non scatterà qualcosa nella testa dei ragazzi, non sembra che lo slovacco possa risolvere da solo i problemi della squadra di De Laurentiis, Ibrahimovic docet, con il Milan incapace di vincere in casa contro una malmessa Sampdoria, nonostante la presenza in campo del fuoriclasse svedese.
Ancora un boccone amaro dunque per i tifosi partenopei, che vedono incominciare male il 2020 e il ciclo delle partite terribili. Non rimane quindi che affidarsi all’ottimismo, nella speranza che possa finalmente girare anche la ruota della fortuna e finalmente far partire questa inversione di tendenza tanto attesa dal popolo azzurro, che dovrà aggrapparsi alla partita di mercoledì sera di Coppa Italia quando sarà di scena il Perugia del neo allenatore Cosmi.
NAPOLI-INTER 1-3
14′ e 33′ Lukaku (I), 39′ Milik (N), 62′ Lautaro (I)
NAPOLI (4-3-3): Meret; Hysaj (81′ Lozano), Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui; Allan, Fabian Ruiz (84′ Llorente), Zielinski; Callejon, Milik, Insigne. Allenatore: Gattuso
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini (56′ Barella), Brozovic, Vecino (73′ Sensi), Biraghi; Lautaro, Lukaku (88′ Borja Valero). Allenatore: Conte
Ammoniti: Candreva (I), Barella (I), Esposito (I), Conte (all. I), Sensi (I), Skriniar (I)