Passeggiando per Napoli non si possono non percorrere i Tre Decumani, cioè le tre vie principali costruite in epoca greca. Anche se il nome “Decumano” è impropriamente attribuito alle tre strade principali e antiche di Napoli, il termine,infatti, è stato coniato dagli antichi Romani, mentre Napoli, con le sue relative strade, è stata costruita dagli antichi Greci.
Il sistema di costruzione delle strade dei greci prevede uno schema rigorosamente ortogonale in cui tre strade, le più larghe di circa sei metri e parallele l’una all’altra attraversano l’antico centro urbano suddividendolo in quattro parti.
Inoltre, tre Decumani vengono tagliate perpendicolarmente, da nord a sud, da altre strade più piccole larghe circa tre metri, le quali oggi costituiscono i vicoli del centro storico cittadino.
I due decumani laterali sono sostanzialmente simili, mentre la centrale risulta essere più grande rispetto perché è la via più importante della città antica.
I tre Decumani: passeggiata per la città
Decumano maggiore: corrisponde all’attuale via dei Tribunali. Al centro si trova piazza San Gaetano, l’agorà nell’epoca greca, dove si incontrava la cittadinanza e avvenivano gli eventi più importanti. Oggi, oltre alla chiesa di San Lorenzo Maggiore e l’inizio di via San Gregorio Armeno, l’ingresso per la visita a Napoli Sotterranea. Partendo da piazza Bellini, si arriva al Conservatorio San Pietro a Majella e al palazzo monumentale Spinelli di Laurino, famoso le sue leggende di fantasmi. Il tragitto è costellato dalle numerose pizzerie e locali di street food dove assaggiare i piatti tipici della tradizione napoletana.
Decumano superiore: questo decumano corrisponde alle attuali via della Sapienza, Pisanelli, dell’Anticaglia e degli Apostoli. Nel convento di Largo Regina Coeli sono conservate opere di Stanzione e Luca Giordano, fino ad arrivare a via Duomo, dove si trova a sua volta la cattedrale cittadina e il Museo del Tesoro di San Gennaro, uno dei patrimoni artistici più preziosi del mondo, secondo solo a quello della corona della Regina Elisabetta d’Inghilterra e agli Zar di Russia.
Decumano inferiore: chiamato comunemente Spaccanapoli. A stupire è la sua linearità, perché ammirandola dall’alto, infatti, la strada divide la città antica in due parti tra il Nord e il Sud. La sua conformazione è cambiata nel corso del tempo. In origine, cominciava dalla piazza di San Domenico Maggiore e proseguiva fino a via Duomo, successivamente nel Cinquecento il Viceré Don Pedro de Toledo avviò un processo di espansione territoriale verso la collina di San Martino, nella zona del Vomero, e allineò il decumano con un’arteria dei Quartieri Spagnoli, in modo da collegarli con il centro della città per favorire gli spostamenti. Il suo cuore è rappresentato da via San Biagio dei Librai, mentre la parte finale corrisponde a una parte di Forcella, superato l’incrocio con via Duomo. Su questa strada, si trovano, tra gli altri, il palazzo Saluzzo di Corigliano, sede dell’Università Orientale, il palazzo di Sangro di Casacalenda, la Basilica di Santa Chiara e palazzo Venezia.