“Lavorare non è morire” queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che in una lettera indirizzata al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, esprime il suo rammarico riguardo l’incremento dei decessi sul posto di lavoro. La lettera è stata scritta in occasione dell’avvio del corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’Italia colloca il diritto al lavoro tra i principi fondanti della Repubblica, motivo per il quale Mattarella afferma: “Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro”. Il Presidente continua facendo riferimento alle tragedie recenti: “I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza. La cultura della sicurezza deve permeare le Istituzioni, le parti sociali, i luoghi di lavoro”. In particolare, Mattarella faceva riferimento alla strage sui binari di Brandizzo (in provincia di Torino) che ha visto la morte di 5 operai.
“Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo. Feriscono le persone nel valore massimo dell’esistenza, il diritto alla vita. Feriscono le loro famiglie. Feriscono la società nella sua interezza” continua il Presidente per poi rivolgersi agli addetti ai controlli sulla sicurezza: “A voi, ispettori tecnici, spetta un ruolo attivo in questo processo di garanzia e di prevenzione. Faccio appello alle vostre intelligenze e al vostro impegno per contrastare una deriva che causa troppe vittime. Anche da voi e dalla vostra attività dipende la vita di madri, padri, figli, lavoratrici e lavoratori che, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie. Mentre rivolgo ai nuovi ispettori tecnici il mio incoraggiamento, ringrazio gli ispettori già in servizio – che ogni giorno si spendono per intercettare le irregolarità in materia di sicurezza e garantire l’applicazione delle regole – e formulo a tutti i migliori auguri di buon lavoro”.
Purtroppo i numeri riguardanti i decessi sul lavoro sono molto alti e il ritmo di quest’anno è in media lo stesso dello scorso anno, durante il quale ci furono più di mille morti. Secondo i dati pubblicati dall’Inail da gennaio a luglio 2023 le vittime accertate sono state 559, mentre secondo altri dati forniti dal sindacato di base Usb in questi giorni è stata superata la soglia degli 800 decessi e sono stati conteggiati anche gli incidenti in itinere, cioè quelli avvenuti mentre la vittima andava o tornava dal posto di lavoro.