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De Luca e l’affondo contro la Dottoressa Cipollone

Il Presidente Vincenzo De Luca insulta la dirigente del ministero della cultura che ha bocciato la legge regionale.

Il “bersaglio” del Presidente campano è la Dottoressa Annalisa Cipollone, capo dell’ufficio legislativo.

Io non conosco questa dottoressa Cipollone – attacca De Luca nel corso della diretta Facebook di venerdì 11 febbraio – ma la dirigente ci contesta alcune misure di semplificazione burocratica approvate dal consiglio regionale spiegando alla Regione cosa significano paesaggio e tutela del paesaggio. Voi pensate che con le centinaia di dottoresse Cipollone che abbiamo nei ministeri italiani saremo in grado di realizzare il Pnrr o al massimo potremo farci un brodino vegetale? Con le dottoresse Cipollone rischiamo di non muovere una foglia”.

Intervenuto sulla spinosa questione il Ministro Dario Franceschini che ha parlato di “Battute offensive e maschiliste. Il Presidente De Luce farebbe bene a scusarsi”.

De Luca ed i fondi paesaggistici

Ha dichiarato amareggiato il Ministro, criticando le dichiarazioni del governatore campano che stanno scatenando un vero e proprio pandemonio.

Ma nonostante le polemiche il governatore campano alza i toni: “Io non ho il bene di conoscere la dottoressa Cipollone, che ci ha mandato queste contestazioni. Pensiamo che con le centinaia di dottoresse Cipollone che abbiamo nei vari ministeri d’Italia saremo in grado di realizzare il Pnrr? Al massimo potremo farci un brodino vegetale, con tutte le Cipollone sparse per i ministeri. Rischiamo di non muovere una foglia”. E ancora: “Dovremmo correre, invece facciamo i conti con dirigenti che a volte ho la sensazione che siano comparsi sulla Terra nel Paleolitico. Da giovane questa gente faceva i graffiti, poi in maturità ha assunto incarichi nei Ministeri”.

Dunque la preoccupazione del Nord che i fondi del Pnrr possano finire esclusivamente al Sud, passano in secondo piano. Per il capo Ufficio legislativo del Mic le nuove leggi regionali rischiano di far aggirare i vincoli paesaggistici.

Una sfida (al vetriolo) sui fondi del Prnn sui quali si è creato un vero e proprio dibattito a Palazzo Santa Lucia.
Di fatto il piano paesaggistico manca, ma consequenzialmente atteggiamenti politici e battute d’arresto tra istituzioni, non aiutano a trovare una strada comune o un’intesa.