I dazi introdotti negli Usa stanno colpendo quasi tutte le eccellenze italiane, rallentando nettamente l’economia italiana, motivo per il quale i nostri politici si stanno adoperando per trovare una soluzione nel breve periodo.
Il Made in Italy, così come moltissimi altri prodotti tipici di tutti i Paesi dell’Europa, sarà colpito da una tassa pari al 25% la quale partirà dal 18 ottobre.
Tra i prodotti colpiti ci saranno Parmigiano reggiano, cozze, formaggi, provolone, prosciutto, liquori, latte e i suoi derivati, salvando solamente olio di oliva e prosecco.
Intanto l’amministrazione di Donald Trump è in piena trattativa con l’Unione Europea al fine di trovare una soluzione in merito.
“Scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe controproducente”, spiega il commissario europeo al Commercio uscente Malmstroem.
Egli tende ad evidenziare che sarebbe opportuno trovare una soluzione che vada bene a tutti, “se gli usa decidono di imporre le contromisure autorizzate wto l’unione europea dovrà fare la stessa cosa”, aggiunge.
Il timore maggiore riguarda una probabile guerra commerciale, visto il clima già molto teso con un effetto recessivo, visto l’andamento attuale, infatti, non sarebbe così difficile giungere ad un inasprimento dei dissapori fino allo scontro vero e proprio.
Intanto le contromisure europee sono già pronte, è stata stilata una lista dei prodotti americani sulla quale applicare una tassa. Già pronta, riporta 11 pagine di prodotti americani, tra cui noccioline, tabacco, chewing gum e così via, alla vendita dei quali applicare una maggiorazione.
Il Presidente italiano Sergio Mattarella è intervenuto sottolineando che “occorre un esercizio di grande e congiunta responsabilità” al fine di non sostituire le politiche di cooperazione con quelle di competizione, che porterebbero solo a forti rischi.
Dal canto suo, Luigi Di Maio, dopo aver appreso la notizia ha parlato direttamente con Mike Pompeo, Segretario di Stato Usa, dicendosi pronto a difendere “le aziende italiane con tutte le nostre forze. siamo già a lavoro per una soluzione che difenda il made in italy”
Nessuna delle due parti vorrebbe giungere, per convenienza, ad una guerra dei dazi, perché essa indebolirebbe non solo gli Stati Uniti ma anche l’Europa.