Qualche anziano nostalgico la chiama ancora Napoletanagas, ma da tempo non esiste più nulla di quella che era l’ultima denominazione dell’antica Compagnia di Illuminazione e Scaldamento con il gas.
Napoli così si prepara a salutare anche l’azienda del gas, così come in passato è avvenuto per altre storiche realtà cittadine come la Centrale del Latte oppure il Banco di Napoli.
Il futuro di chiama 2i Rete Gas. Questo il nome della società che si è aggiudicata definitivamente la gara di appalto per il servizio di distribuzione gas nell’ambito territoriale minimo ‘Napoli 1’ che comprende, oltre al capoluogo, anche i comuni di Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Torre del Greco.
Italgas Reti era subentrata alla vecchia Napoletanagas
Lo comunica la società in una nota, ricordando che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Italgas Reti contro l’aggiudicazione a 2i Rete Gas del servizio per i prossimi 12 anni.
Si avvicina così il cambio della guardia.
La firma del contratto propedeutico all’avvio della gestione dell’Atem “Napoli 1” da parte di 2i Rete Gas che, dopo la consegna degli impianti dall’attuale gestore.
2i Rete Gas promette sviluppo, innovazione e digitalizzazione
La nuova arrivata 2i Rete Gas rende noto un piano industriale che implementerà un piano di sviluppo con investimenti totali previsti in circa 240 milioni di euro.
Promessi numerosi investimenti. Innanzitutto la manutenzione straordinaria di circa 170 chilometri di rete, oltre a sei cabine di primo salto, 233 gruppi di riduzione finale e più di quindicimila impianti di derivazione utenza.
Uno sguardo al futuro con il completamento della digitalizzazione della rete e degli impianti, prevedendo l’installazione di misuratori di ultima generazione oltreché i sistemi di monitoraggio e controllo a distanza delle apparecchiature di servizio.
Non è finita qui: la realizzazione di circa 125 chilometri di sviluppo della rete, per estendere il servizio a cittadini che attualmente ne sono privi.
Un importante piano in interventi di efficienza energetica sia sulla rete di distribuzione che sulle sedi e gli automezzi che saranno utilizzati dalla società per la gestione dell’ambito.