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Dalla Cina all’Australia: il caso del virus infettivo

Dopo quasi 300 casi in Cina, di cui 6 vittime, il virus misterioso di cui tanto si sta discutendo colpisce anche un uomo in Australia, di ritorno da Wuhan, città considerata il polo centrale della malattia. Confermato quindi che si tratti di una malattia contagiosa, trasmissibile da uomo a uomo.

L’istituto superiore della sanità mette in allerta tutti, indicando qualche precauzione: evitare luoghi troppo affollati e lavare spesso le mani. Inoltre per chi si trova in Cina o è in procinto di andare, sarebbe consigliabile l’uso della mascherina.

Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive, chiarisce che si tratta di un coronavirus e specifica: “I coronavirus sono una famiglia di agenti patogeni che si trovano comunemente nel mondo animale… Per prendere la malattia da un animale ci vuole un contatto diretto, non a caso ad ammalarsi sono stati i frequentatori di un mercato di esemplari vivi. Tra uomini, virus del genere passano attraverso la saliva che finisce nelle mucose di un’altra persona. Insomma, ci vuole un contatto molto stretto”.

Gli studiosi cinesi non sono ancora sicuri come sia trasmissibile tale infezione. L’aspetto preoccupante è che è stata certificata la trasmissione da persona a persona, ciò significa che potrebbe diffondersi rapidamente se non si adottano le giuste contromisure.

Se i dati continuassero ad aumentare è chiaro che potrebbero essere prese delle decisioni dall’Organizzazione mondiale della sanità, come controlli maggiori negli aeroporti, fino alla restrizione dei viaggi da Wuhan.

Per il momento siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma è normale che cresca l’allerta e la preoccupazione. L’Italia è fuori pericolo ad oggi e bisogna lavorare affinché il virus non si espandi in altre parti del mondo.

Il primo caso registrato in Australia non lascia pensare niente di buono. Un primo passo importante e doveroso sarebbe quello di ascoltare i consigli di Rezza e soprattutto intensificare i controlli sulle persone che dalla Cina si spostano altrove.