I vari cartelloni e slogan comparsi per la città abruzzese che diede i natali al poeta-soldato e Vate della letteratura e della cultura italiana tra l’età umbertina e il Ventennio, Gabriele d’Annunzio lo annunziavano alla sua maniera, un originale, elegante parola in corsivo su uno spazio bianco.
“Velivolo” è stata la parola simbolo apparsa tra le mura di Pescara e tra i social per annunciare quella che si presenta come una settimana ricca di eventi, in omaggio al poeta che meglio incanalò lo spirito nazionale nell’immediato clima postbellico.
Dal 7 al 15 settembre il comune di Pescara darà luogo ad iniziative allo scopo di celebrare il centenario dell’inizio dell’impresa di Fiume, guidata dal “comandante” d’Annunzio a capo di alcuni reparti di Granatieri di Sardegna, il 12 settembre 1919.
A cent’anni da quegli eventi che videro protagonista una parte d’Italia e il Vate, la terra che diede i natali al poeta per l’occasione ha creato anche un sito web, dannunzioweek.it, su cui a breve saranno rese note maggiori informazioni in merito alla chermesse.
Il centenario dell’impresa dannunziana ha offerto la possibilità per riscoprire un’eredità e un evento della storia d’Italia spesso tralasciato anche dagli stessi libri di scuola.
L’attività infaticabile del presidente del “Vittoriale degli italiani” Giordano Bruno Guerri, storico e giornalista esperto in ambito dannunziano, insieme a quello di altri esponenti del mondo culturale ed intellettuale italiano, anche dello spettacolo, se si evince l’interesse per l’attore personaggio, di Sergio Castellitto e Edoardo Sylos Labini, rendono la figura intellettuale e l’eredità culturale del d’Annunzio nuova linfa, eliminando anche gli strascichi polemici dell’etichetta fascista spesso addebitata con errore al pescarese.