Sabato scorso presso la Biblioteca Antoniana di Ischia si è svolto un importante convegno organizzato dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, sede di Villa Dohrn a Ischia in sinergia con l’Area Marina Protetta del Regno di Nettuno. Tre giorni di convegno, che prende il nome di “Crystal Reef” e ha per tema, i cambiamenti climatici e il relativo andamento nel corso del tempo, un argomento di ricerca sicuramente attuale e particolarmente urgente per i biologi ed ecologi marini. A portare il suo saluto il direttore dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, dott. Antonino Miccio.
Un dato è certo, come ha sottolineato la biologa Mariacristina Gambi, “Il mare d’Ischia sta cambiando e molto rapidamente a causa del surriscaldamento globale, ma anche, soprattutto qui a Ischia, delle emissioni di anidride carbonica dal fondale. Un fenomeno legato al vulcanesimo secondario, grazie al quale abbiamo modo di vedere gli scenari futuri; l’acidificazione degli oceani è l’altra faccia del cambiamento climatico. A Ischia, ha proseguito la Gambi, “ci sono diversi laboratori naturali con emissioni sommerse molto superficiali, alcune a profondità accessibili, che ci permettono di poter fare delle previsioni future su quali saranno gli organismi che riusciranno a sopravvivere a questo tipo di stress”.
Un progetto particolarmente importante, il “Crystal Reef”, che ha permesso di studiare una serie di siti e avere una comprensione maggiore di come può influenzare l’acidificazione nei diversi habitat marini. Il livello di acidità e di anidride carbonica, diffuse ad Ischia, consentono al centro Studi Cambiamenti Globali della Stazione Zoologica Anton Dohrn dell’isola d’Ischia di anticipare e prevedere gli effetti dei nostri ecosistemi futuri; tutto ciò avviene studiando quella serie di elementi fondamentali per comprendere in anticipo come cambieranno le interazioni tra gli organismi e come essi muteranno in relazione a quelle che sono le caratteristiche proprie dell’ecosistema marino.