Covid-19: Il rischio seconda ondata di contagio appare sempre più probabile, così come lo è il rischio dell’insorgere di un’economia di sussistenza. L’emergenza sanitaria ha determinato la nascita di una serie di problemi che avranno un impatto negativo anche sull’economia. Milioni di persone durante il lockdown per contrastare il contagio da Covid-19 sono state costrette a restare a casa senza lavoro e hanno dovuto richiedere la cassa integrazione o il bonus da 600 euro. Si potrebbe quindi credere che i risparmi siano scesi, ma in realtà la situazione è ben diversa: I depositi bancari sono aumentati di 9,2 miliardi a 1.593,4 miliardi di euro in Italia, ma le obbligazioni bancarie sono diminuite di 5,2 miliardi, scendendo a 231 miliardi. I depositi bancari hanno subito un incremento di 9 miliardi di euro.
Come bisognerà valutare quest’incremento? Ciò sarebbe da identificare come il risultato di disinvestimenti. Possibile, che molti investitori italiani abbiano liquidato i loro portafogli oppure che non abbiano puntato su alcun asset, incrementando la liquidità disponibile, in attesa di tempi migliori. Questa però non risulta essere l’unica spiegazione al dilemma. Il lockdown provocato dal Covid-19, infatti, se da un lato riduce i redditi delle famiglie, dall’altro ne comprime le spese. Esse sono state riversate negli ultimi due mesi sui generi alimentari, mentre i consumi di carburante e di servizi come ad esempio il trasporto pubblico, ristorazione, etc… sono stati quasi azzerati.
COME COMPORTARSI IN VISTA DI UNA POSSIBILE RICADUTA?
Le famiglie, in questi mesi si sono recate meno agli sportelli per prelevare denaro, così come hanno utilizzato meno la carta di credito e il bancomat.
Quando la situazione sarà finalmente superata e torneremo ad uscire senza portarci dietro le autocertificazioni, pur rispettando sempre alcuni obblighi come l’uso della mascherina e le distanze sociali, non aumenteranno i consumi e non torneranno di certo ai livelli raggiunti in precedenza. La prudenza sarà il fattore che accomunerà gli italiani di tutte le classi sociali e di ogni regione. In tanti, al contrario, approfitteremo del ritorno alla normalità per mettere da parte qualcosa per i mesi che verranno e non rischiare di rimanere al verde, oltre che per pagare spese arretrate, come affitti, bollette, prestiti e mutui. Non tutti purtroppo potranno farlo perché i licenziamenti saranno tanti, soprattutto nell’ambito del commercio al dettaglio e delle attività turistico-alberghiere e di ristorazione.
INFLAZIONE O DEFLAZIONE POST COVID-19?
I consumi verranno ridotti allo stretto necessario, dando vita ad un’economia di pura sussistenza, in cui ci sarà scarso spazio per spese legate allo svago o al superfluo. La situazione che si prospetterà sarà quella di un dopoguerra.