Da quando i gatti Sphynx sono apparsi per la prima volta sulla scena negli anni ’60, risultato di una mutazione genetica, secondo la Cat Fanciers’ Association, gli amanti dei gatti sono stati innamorati di questi adorabili gattini senza peli.
Oggi, la razza è ancora estremamente popolare, sostenuta sia dai fan delle celebrità come Demi Lovato, Lena Dunham e Kat Von D, tutti orgogliosi proprietari di Sphynx, sia da un aspetto fotogenico cheta fatto innamorare i follower di Instagram.
Sebbene questi gattini siano noti per le loro deliziose personalità e il loro aspetto adorabile, richiedono anche cure e considerazioni speciali. Nonostante il loro stato glabro, sono animali domestici molto più esigenti di molte delle loro controparti pelose.
Se stai pensando di portare una Sphynx nella tua vita, ecco cosa devi sapere.
I gatti Sphynx hanno una grande personalità
“Sociale” non è una parola che alcune persone assocerebbero ai gatti, ma nel caso dello Sphynx, è una descrizione molto appropriata.
La dottoressa Ariana Verrilli, oncologa veterinaria presso Upstate Veterinary Specialties a Latham, New York, possiede tre gatti senza pelo e riferisce che sono macchine che cercano attenzione.
– “I miei gatti senza pelo corrono alla porta per salutarmi quando torno a casa. Non posso sedermi senza averne almeno uno in grembo… Di notte vogliono stare sotto le coperte.”
La dottoressa aggiunge che, in generale, “se stai cercando un gatto che si siederà alla finestra e dormirà sul letto ma nel complesso è un po’ distaccato, non prendere uno Sphynx.“
I gatti Sphynx sono anche generalmente noti per essere molto vocali. Se vogliono qualcosa, te lo faranno sapere subito. “Se uno dei miei gatti si siederà fuori dalle porte chiuse e urlerà se vuole essere lasciato entrare.“
Mentre molti proprietari di gatti accolgono con favore le personalità estroverse di Sphynx, alcune persone non sono all’altezza delle esigenze sociali della razza.
– “Il mio gattino Sphynx più giovane è stato un salvataggio. Qualcuno l’ha lasciata alla clinica veterinaria dove lavoravo e ha detto che era troppo da gestire per lui”, osserva la dott.ssa Verrilli. – “Ci credo. È pazza, ma mi piace questo di lei.”