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Corpo smembrato in Valcamonica: si tratta dell’attrice hard Charlotte Angie

Nella mattinata del 20 marzo, a Borno, in Valcamonica, è stata effettuata una macabra scoperta: un corpo di donna smembrato in 15 pezzi e decapitato, abbandonato in sacchi neri della spazzatura in un dirupo.

I sacchi della spazzatura erano stati gettati nel dirupo lo scorso venerdì con la probabile intenzione del killer di far venire il delitto allo scoperto; così sostengono gli abitanti, considerato il luogo del ritrovamento. Proprio degli abitanti della piccola frazione di Paline, a Borno, ha visto, poi, spuntare una mano dal cumulo di rifiuti ed ha dato l’allarme.

Grazie ad un appello dei militari dell’arma, è stato possibile identificare il cadavere: la donna aveva dei tatuaggi che hanno reso possibile il riconoscimento. Lo smalto sulle unghie ha fatto pensare, sin dal primo momento, che si trattasse del cadavere di una donna.

La donna brutalmente assassinata è Carol Maltesi, un’attrice hard di 26 anni molto conosciuta nel mondo del cinema a luci rosse come Charlotte Angie. Le indagini degli inquirenti rivelano che domenica 20 marzo l’auto della donna stesse transitando proprio a Borno, ma era guidata da un uomo.

È già stato fermato un uomo di 43 anni, che risiede nella provincia di Milano, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. Il pubblico ministero Lorena Ghibaudo ha emesso il provvedimento. Si tratta di un vicino di casa di Charlotte Angie che si era recato spontaneamente dai carabinieri per dare informazioni sulla donna scomparsa. I due avevano avuto una relazione. 

Durante le indagini, gli inquirenti hanno scoperto che l’uomo si trovava a Borno il 20 marzo. Nel corso dell’interrogatorio è crollato ed ha confessato il delitto e l’occultamento di cadavere. La donna è stata brutalmente assassinata nel gennaio 2022 e poi è stata tenuta in congelatore. Infine, l’uomo ha fatto a pezzi il cadavere e l’ha abbandonato in montagna.

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.