Il coronavirus ha condizionato il nostro paese sotto vari punti di vista, coinvolgendo, inevitabilmente, anche il mondo della scuola. Dopo varie indecisioni, su chiusure e aperture degli istituti, anche per quanto riguarda il territorio campano, la situazione cambia a partire da oggi, 5 marzo 2020, in quanto il governo ha deciso di tenere le scuole chiuse, nelle zone rosse, e sospendere le lezioni didattiche nel restante territorio nazionale, fino al 15 marzo 2020, per prevenire il contagio.
Il Covid – 19, o detto anche coronavirus, ha già, in precedenza, creato disagi all’attività didattica nella regione Campania, per un breve periodo in cui sono state sospese le lezioni, con lo scopo della sanificazione delle strutture scolastiche.
Stavolta, però, si sono decise misure più drastiche e che coinvolgono tutto il territorio nazionale, infatti il governo ha emesso il decreto di mantenere le scuole chiuse, nelle cosiddette “zone rosse”, e sospendere le lezioni in tutti gli altri edifici scolastici, di ogni ordine e grado, incluse le università. Il decreto è valido per dieci giorni, fino a metà mese, il 15 marzo.
Un’ipotesi della sospensione delle attività didattiche circolava già da ieri mattina, ma la comunicazione ufficiale è arrivata dopo le ore 18.00.
La decisione è stata concordata dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, insieme a Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio dei ministri, riunitisi presso il palazzo Chigi. L’ordinanza è stata comunicata, oltre che su decreto ufficiale, anche dalla ministra stessa, sulla sua pagina face book. Ecco le parole pubblicate dalla ministra: Per il governo non è stata una decisione semplice. Abbiamo aspettato anche il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso, prudenzialmente, visto che la situazione epidemiologica cambia velocemente, di sospendere le attività didattiche, al di fuori della zona rossa, fino al 15 marzo a partire da domani. Ovviamente nella zona rossa le scuole restano chiuse.
In questa situazione di emergenza, il governo sta lavorando anche per concordare misure di aiuto per i genitori lavoratori, che dovranno accudire i figli minorenni rimasti a casa. In questo senso, si stanno elaborando norme che prevedono l’assentarsi dal lavoro di uno dei due genitori.
Intanto ricordiamo di eseguire le misure di prevenzione emesse dal Ministero della Salute.