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Coronavirus: stop al carnevale di Venezia

L’epidemia coronavirus accelera. Sono più che raddoppiati i contagiati rispetto a ieri, ben 149.

Entreranno in funzione varchi di controllo, in entrata e in uscita, a Vo’ Euganeo, paese epicentro della diffusione del virus in Veneto. Saranno otto i varchi attivati nelle strade di accesso al Paese, controllati da personale dell’Esercito e delle forze dell’ordine.

L’Italia è al terzo posto nella classifica mondiale per numero di casi, dopo Cina del Sud e Corea.

Il Nord Italia si mette sotto quarantena per provare a frenare l’avanzata del coronavirus. Il blocco arriva per scuole, università, messe, pub, discoteche.

Le aziende stanno pensando alla smart working in modo tale da poter permettere ai dipendenti di lavorare da casa.

Per gli undici paesi della zona focolaio è scattato l’isolamento. I posti di blocco delle forze dell’ordine impediscono l’ingresso e l’uscita degli abitanti (circa 50mila in tutto).

“Sono sorpreso dall’esplosione dei casi, ma la linea della massima precauzione ha pagato, anche se sembrerebbe di no. Non bisogna affidarsi al panico, ma seguire le indicazioni delle autorità”. Afferma il premier Giuseppe Conte, che ha passato tutta la domenica nella sede della Protezione civile.

Il Governo stanzia altri 20 milioni per far fronte all’emergenza. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato il decreto con le misure speciali approvato la scorsa notte dal Cdm.

Si ferma anche il Carnevale di Venezia. “È il provvedimento più grave ce ho mai preso. Chiediamo la comprensione dei cittadini”, ha commentato Zaia.

Anche il Veneto, infatti, si chiude. La regione è arrivata a 22 contagiati. Il presidente Luca Zaia ha firmato un’ordinanza per bloccare tutte le manifestazioni pubbliche, scuole e musei fino al primo marzo.

La Lombardia è la regione con il più alto numero di contagiati, ben 112, compresi due morti. La Regione ha sbarrato le porte del Duomo di Milano (per i turisti) e alla Scala. Ha anche stoppato tutti gli eventi in programma. Restano comunque aperti i negozi, ma non i bar e i locali notturni, chiusi dalle 18 alle 6. Le misure di cautela varranno per una settimana. Il governatore Attilio Fontana spiega che “se la situazione dovesse degenerare si potrebbero assumere iniziative più drastiche e rigorose”.