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Coronavirus: lenta discesa della curva di contagio tra polemiche e timori

Tra polemiche e timori si apre una nuova settima politica nella lotta alla pandemia da Covid-19.

Il dato di ieri il più basso registrato dal 13 ottobre, con ancora 5.948 nuovi positivi  e 256 morti.

Cala anche il numero di accessi in terapia intensiva, ma a destare preoccupazione in ambito politico i comportamenti del fine settimana.

Troppi gli assembramenti registrati nelle strade dello shopping e le passeggiate in occasione del primo maggio, senza contare le scene di Piazza Duomo a Milano per la festa scudetto dell’Inter. Immagini che senza dubbio fanno riflettere.

Migliaia i tifosi accorsi in piazza per festeggiare la vittoria della propria squadra del cuore. Ed è subito polemica politica.

Il sindaco di Milano, Sala, attaccato non solo dall’opinione pubblica ma anche dal leader della Lega, Matteo Salvini. Un botta e risposta sulle pagine social dei due che non lascia spazio a fraintendimenti. Il sindaco milanese si difende, la sua una scelta dettata dalla necessità di mantenere l’ordine pubblico senza creare ulteriori danni. Risponde così a Salvini, che lo esortava ad aprire lo stadio per evitare assembramenti : “Impossibile convogliare i tifosi all’interno dello stadio per due motivi: in primo luogo sono chiusi per DPCM e poi sarebbe stato ancora più difficile contingentare gli ingressi senza creare ulteriori assembramenti”.

Polemiche e timori dicevamo, infatti, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si dice preoccupato dai comportamenti degli italiani, il rischio è di sottovalutare il pericolo e in questo modo ricondurre la curva  a livelli di criticità.

Così mentre ci si avvia piano piano alla ripresa di tutte le attività si ora messe in standby, il commissario all’emergenza sanitaria Figliuolo apre alla possibilità di somministrare il vaccino AstraZeneca anche agli under60. Una possibilità che fa molto discutere visto quanto accaduto nei mesi scorsi. Nessuna restrizione da Aifa, il rapporto rischi benefici è sempre a vantaggio di quest’ultimo.