Continua la diffusione del Coronavirus che, nel giro di poco, è arrivato in diverse parti del mondo. Il contagio è stato sicuramente agevolato dagli spostamenti tra stati che sono una realtà consolidata della nostra società.
Proprio per questo molti paesi del mondo, europei e non, hanno adottato delle misure preventive per impedire la diffusione del virus. Tali norme saranno applicate nei confronti delle zone nelle quali il coronavirus ha avuto origine ed in quelle dove si rileva una maggiore diffusione.
Tra i primi ad essere interessati dalle limitazioni abbiamo gli italiani : attualmente l’Italia è il primo paese europeo per numero di casi accertati e il terzo su scala mondiale. Per questo motivo gli italiani in viaggio, soprattutto se provenienti da regioni settentrionali come il Veneto e la Lombardia, saranno soggetti a tali restrizioni.
Partono gli appelli dei governi di Francia e Gran Bretagna, che hanno chiesto ai loro cittadini di non recarsi nel Nord Italia. La Gran Bretagna ha disposto un “auto-isolamento” che sarà attuato martedì 25 febbraio, tale provvedimento interessa chi presenta sintomi, anche lievi, di contagio da coronavirus, la quarantena accoglierà i viaggiatori provenienti dalla Lombardia e dal Veneto.
Più diplomatica la risposta francese al problema, le autorità parigine consigliano ai cittadini che hanno soggiornato nelle zone del Nord Italia di non uscire di casa o di limitare gli incontri.
In Irlanda il governo sta vagliando eventuali provvedimenti, soprattutto in vista della partita di rugby Italia-Irlanda, che si terrà il 7 marzo a Dublino. Altri provvedimenti sono stati presi da Grecia, Slovenia, Croazia e Serbia, che hanno cancellato le gite scolastiche in Italia.
Misure ancora diverse in Repubblica Ceca, dove è stato riservato un Gate apposito per chi arriva dall’Italia.
In Bosnia-Erzegovina e Israele è stato chiesto di evitare i viaggi nel bel paese. Misure simili sono state adottate anche in Kuwait, dove sono stati sospesi tutti i voli per l’Italia.