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Coronavirus, in Brasile e Usa situazione preoccupante

In Brasile e Usa il Coronavirus non accenna a fermarsi. Anzi nelle ultime 24 ore gli Stati Uniti hanno registrato il record di oltre 50 mila nuovi contagi.

Attualmente i casi di Covid-19 in Usa sono circa 2 milioni e 700 mila, di cui 128 mila decessi. Il governatore della California, Gavin Newsom, preoccupato dalla situazione, ha ordinato la chiusura di bar e ristoranti, limitandosi soltanto a servire i clienti all’esterno.

In Brasile la situazione non è migliore. Infatti i morti sono oltre 60 mila e la curva dei contagi non accenna ad abbassarsi. Dall’inizio dell’epidemia, nello stato del Sud America, i contagi sono quasi 1 milione e mezzo, di cui oltre la metà sono definitivamente guariti dalla malattia.

Il vero problema è nel sovraffollamento nelle strutture ospedaliere, così come successo da noi nel periodo di massima emergenza. Inoltre bisogna considerare che lì, in alcune zone dove c’è una povertà dilagante, le strutture sanitarie non sono efficienti ed attrezzate come le nostre. Di conseguenza la situazione diventa ancora più difficoltosa e preoccupante.

Nel frattempo il Coronavirus prende piede anche in Australia. Infatti, a nord di Melbourne, è in vigore un lockdown per un mese, dopo che nelle ultime settimane si sono registrati tanti casi positivi. Alle persone, così come avvenuto in Italia, sarà consentito di uscire solo per motivi necessari.

È chiaro che questi numeri vanno analizzati e contestualizzati. Brasile e Usa hanno una popolazione enormemente superiore all’Italia, per cui i dati vanno rapportati al numero di persone. Ciononostante, è innegabile il fatto che in quelle zone la situazione sta degerando, per cui qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.

Oggi l’Italia, dopo mesi di sofferenza e dolore, può vantare di essere tornata ad una semi-normalità, cosa tutt’altro che scontata fino a poco tempo fa. Ci auguriamo che anche all’estero possa ristabilirsi il tutto quanto prima, facendo appello a quel senso di rigore e responsabilità di cui noi italiani dovremmo andarne fieri.