Dopo il primo caso di coronavirus nel cilento, il presidente della regione, Vincenzo De Luca, ha ordinato la sospensione delle attività didattiche in tutta la regione.
Il primo tampone risultato positivo apparterrebbe a una ragazza di 24 anni, di nazionalità ucraina, ricoverata presso l’ospedale di Vallo Lucania, in provincia di Salerno.
La ventiquattrenne, pochi giorni fa, ha iniziato a riscontrare sintomi tipici del Covid-19 e, di conseguenza, si è subito recata all’ospedale.
La famiglia e tutti coloro che hanno avuto contatti fisici con la ragazza sono stati messi in quarantena.
La giovane donna si trova ora presso il Cotugno di Napoli.
Non appena ricevuta la notizia, il governatore campano ha emesso il provvedimento: scuole e università di ogni ordine e grado resteranno chiuse fino a sabato.
L’ordinanza è giunta ieri, in tarda serata, ma pare non ci sia bisogno di fare allarmismo.
La chiusura delle scuole si è resa necessaria per procedere alla disinfestazione delle stesse e renderle così più sicure.
Si tratta di una misura precauzionale, che segue le direttive dello Stato.
I decreti a cui De Luca fa riferimento corrispondono alla deliberazione del Consiglio del ministro del 31 gennaio scorso, che ha dichiarato lo stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale, e al decreto del 23 febbraio, che concerne il contenimento dell’epidemia.
Il provvedimento «ordina la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado e della frequenza delle attività scolastiche di formazione superiore e universitarie, fatto salve quelle svolte a distanza».
Vi sono altri due casi nella regione con capoluogo Partenope.
Circa due ore fa, difatti, ha fatto scalpore la notizia che riporta un terzo caso di contagio di coronavirus in Campania, a Napoli.
Il terzo contagiato è un cinquantenne residente nel centro storico della metropoli, ora in isolamento a casa, ancora in buone condizioni.
Le autorità della regione non hanno però comunicato altri provvedimenti, per ora.