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Coronavirus, contagi in calo in tutta Italia

Calo nelle ultime due settimane, per quanto riguarda i contagi da Coronavirus, in tutte le regioni d’Italia si respira un pó di libertà, c’è un pó di spensieratezza in più, quasi un ritorno alla normalità se così la si può chiamare. Dopo il lungo periodo di lockdown, l’Rt, cioè il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle restrizioni, è sceso a 0.85, un dato molto rassicurante per tutti. Dopo due settimane di “zona gialla” l’Rt si è alzato a 0.89.

In Italia due sono le regioni con l’Rt maggiore di 1, cioè il Molise e la provincia autonoma di Bolzano. Scende invece l’incidenza del contagio ogni 100mila abitanti, infatti da 146 registrati nel monitoraggio della scorsa settimana a 127. Intanto la campagna vaccinale va avanti con in media 500mila somministrazioni al giorno, cala la pressione sugli ospedali e diminuiscono i ricoveri in intensiva. Secondo il monitoraggio settimanale che va dal 26 aprila al 2 maggio, il Ministero della Salute, infatti ci informa che rispetto alla settimana precedente, che ne erano 8, questa presa in analisi ha meno regioni con ospedali al collasso. Anche le persone ammalate di coronavirus ricoverate in terapia intensiva sono diminuite

Tutti i parametri sono migliorati, infatti nessuna regione è ad alto rischio e solo sei sono a rischio moderato, tra cui la Calabria che rischia di essere ad alto rischio e il resto delle regioni sono collocate a rischio basso a causa di un moderato calo.

Il report registra un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto. Sei fra regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 15 hanno una classificazione di rischio basso.

Oggi è attesa la nuova ordinanza del Ministro Speranza sul nuovo colore delle regioni in vigore da lunedì 10 maggio: la Valle d’Aosta, unica zona rossa rimasta nel nostro Paese, potrebbe passare in arancione, Puglia, Basilicata e Calabria sperano di finire in zona gialla, il Veneto rischia di diventare arancione, la Sardegna invece resta in bilico. Quindi, secondo gli esperti in Italia l’epidemia è in una fase di miglioramento generale.

In Italia circola dal mese di gennaio la variante inglese del Coronavirus e dal mese di aprile sono state individuate le varianti brasiliane, sudafricane e indiane. Le campagne vaccinali avanzano e soprattutto si cerca di offrire una protezione ulteriore da queste varianti e dalle eventuali prossime, per registrare un calo netto.

Rt nazionale in calo e nessuna regione rischia la zona rossa.