Il Coronavirus continua a penalizzare i turisti italiani, nel mirino ancora le crociere.
Dopo il blocco delle scorse settimane in Giamaica e Cayman alla MSC Meraviglia e le disposizioni dello stato d’Israele, continuano le misure atte a scongiurare rischi di contagio da Coronavirus.
Sia Phuket, Thailandia, e Penang, Malesia, hanno negato l’accesso alla nave da crociera Costa Fortuna. A bordo vi erano 173 cittadini italiani, in ottima salute. La nave intanto sta facendo rotta verso Singapore.
Misure d’osservazione sanitaria sono state prese verso le 64 persone che hanno trascorso gli ultimi 15 giorni sul territorio italiano.
La società Costa Crociere attraverso una nota ha precisato che non vi sia alcuna criticità sanitaria a bordo, riguardo cittadini di provenienza italiana.
Analogo verdetto sta in queste ore toccando alla nave da crociera Grand Princess, dopo il veto d’acceso all’ingresso in California.
La Grand Princess è bloccata presso il porto statunitense dal 4 marzo, con a bordo oltre 3.500 passeggeri, in attesa di essere sottoposti a nuovi controlli.
L’allarme, come dichiarato dal vicepresidente statunitense e incaricato straordinario per la gestione dell’emergenza Mike Pence, è scaturito dopo l’accertamento preventivo ha dichiarato 21 persone positive al test.
Nella giornata di oggi il sito della Farnesina ha reso noto il divieto da parte dello stato delle Maldive d’ingresso a cittadini italiani a scopo sanitario-cautelativo.
Le Maldive hanno dichiarato a scopo preventivo di misure restrittive per evitare l’ingresso nel paese a viaggiatori provenienti dall’Italia onde evitare ulteriori caso di contagio da Covid-19.
Anche altre navi da crociera hanno subito analogo trattamento in Madagascar, Seychelles e Malta.
Lo stato maltese ha vietato l’accesso alla MSC Opera con a bordo di 2000 passeggeri a seguito della protesta pubblica scaturita dai timori di possibili contagi da Coronavirus.
Analoghe misure preventive sono state in queste ore ufficializzate anche dall’Austria.
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha annunciato il via di “controlli sanitari mirati” sul confine italiano.
I controlli medici saranno svolti da parte delle autorità sanitarie austriache, visti necessari secondo Kurz per la crescita dell’emergenza in alcune regioni italiane.
Parallelamente sono stati interrotti presso gli aeroporti di Milano e Bologna tutti i voli diretti verso il paese austriaco.